Si torna a parlare insistentemente dell’omicidio di Pierina Paganelli con la testimonianza inedita di Valeria, la moglie di Louis Dassilva attualmente indagato – e sottoposto a fermo dalle autorità – con l’accusa di essere assassino dell’anziana signora: una tesi che la moglie (tradita per intessere una relazione con Manuela Bianchi, presunto movente dell’omicidio) rifiuta e ha sempre rifiutato con forza. Intercettata in giornata dai giornalisti di Pomeriggio 5, Valeria ci tiene a mettere in chiaro che “Pierina Paganelli non vedeva l’ora che Manuela si allontanasse da suo figlio” al punto che – secondo lei – “se avesse detto di volersene andare con Louis le avrebbe fatto un applauso“.



Soffermandosi sul ruolo potenziale che suo marito potrebbe aver avuto nell’omicidio di Pierina Paganelli, Valeria sostiene senza nessuna esitazione che “potrà avere tanti difetti (..) ma non è un assassino“, ribadendo ancora una volta che se quella porta di fosse aperta “l’avrei sentita. Sicuramente so che alle 22:11 Louis era in casa, lo so con assoluta certezza”.



Valeria contro Manuela: “Una persona abbietta, malata, anche psicotica”

Più dura – e sicuramente accesa – la parte di intervista che Valeria riserva a Manuela, amante del suo Dassilva e (al contempo) nuora di Pierina Paganelli, sulla qualche mette immediatamente in chiaro che “è una me*da pestata sul marciapiede della mia vita [e] vista la quantità immane di cazzate che racconta non voglio nessuna spiegazione da lei, ma vorrei solo che il fato mi concedesse la fortuna di non incontrarla mai più. Neanche per errore, neanche per combinazione”. Mentre commentando i regali che Manuela avrebbe lasciato a Dassilva sul luogo dell’omicidio di Pierina Paganelli, Valeria lo ritiene “un comportamento malato, psicotico. Mi fa rabbrividire”; così come non le fa sconti neppure sulle intercettazioni in questura in cui chiede a Louis se ‘questo cambia qualcosa tra noi’, sottolineando che “mi fa schifo [il] fatto che a cadavere quasi tiepido si preoccupasse di mantenere in essere la relazione” quando avrebbe dovuto pensare – piuttosto – a Pierina Paganelli che “se per Dassilva era solo una vicina di casa, per lei era una persona molto amata e ben voluta”.



“Manuela – continua una ormai infervorata Valeria – penso che sia una delle persone più abbiette che abbia mai conosciuto. Una persona che non ha un principio morale, una dignità” e che non si fa nessun problema a “sfruttare tutti a [suo] consumo”; ritenendola anche “una persona capace di pianificare, di interpretare, di intessere una trama. Di attrarre a sé altre persone stimolando l’empatia”. Infine, rispondendo ad una domanda su quel vecchio litigio tra lei e Manuela, Valeria si dice “assolutamente” non pentita “perché se l’è merita, visto che mi ha provocata” e – a ben pensarci – conclude che si pente solo “di essermi fermata prima di strapparle tutti i capelli” e allontanarla (chissà, magari scongiurando la morte di Pierina Paganelli) dal suo Dassilva.

L’avvocato di Manuela: “Valeria dimentica che se n’era andata già nel 2023”

Torna sul caso Pierina Paganelli anche la trasmissione Estate in Diretta che – dopo aver rilanciato alcuni stralci dell’intervista di Valeria – ha interpellato per un mezzo contraddittorio Davide Barzan, il legale che ormai da mese difese proprio Manuela Bianchi. Ricollegandosi all’ipotesi che l’anziana volesse allontanare Manuela da suo figlio, il legale spiega che “Valeria dimentica che Manuela aveva deciso di lasciare il tetto coniugale con Giuliano nel 2023 per prendersi una pausa; quindi assolutamente Pierina Paganelli dopo l’abbandono del tetto ne è stata verosimilmente contenta”, ma precisa anche che “l’ipotesi della procura è chiara: Louis avrebbe ucciso Pierina per evitare di far scoprire a Valeria questa relazione extraconiugale”.

Sull’interrogatorio e l’arresto di Dassilva, il legale spiega che “Manuela era dispiaciuta perché ha comunque ancora oggi una stima per Louis. La SIT è andata bene e dagli atti emerge che è persona offesa“; mentre interpellato sulla questione del figlio di due anni che l’amante avrebbe in Senegal sottolinea che “c’è rimasta male e questo denota un’abitudine di Louis a dire bugie“. Tornando al colloquio con gli inquirenti, il legale smentisce anche l’ipotesi che sia stato trattato il caso dell’intercettazione dopo la morte di Pierina Paganelli, spiegando che “questo dettaglio non è stato approfondito”, mentre l’unica prova contro Dassilva “è così tanto sgranata che non mi sembra così grave, precisa e concordante“, ma sostiene anche che “spetterà a lui smontare questo altarino”.