La giovane vita di Giovanni va in pausa nell’estate del 1984 a San Giovanni, durante il dolore collettivo per la morte di Enrico Berlinguer, per colpa dell’asta di una bandiera finita tragicamente sulla sua testa. Dopo 31 anni si risveglia dal coma, ed è come una nuova rinascita, da adulto. Tutto è cambiato, il mondo che aveva lasciato non c’è più: la sua famiglia, la ragazza, il partito tanto amato, tutto in questa nuova epoca è stravolto. Questa la sinossi di “Quando”, ultimo film di Walter Veltroni con protagonisti Neri Marcorè e Valeria Solarino.



Valeria Solarino interpreta Giulia, una giovane e tormentata suora: “È stato abbastanza difficile entrare nell’anima di questa persona. Queste sono vocazioni nei confronti di qualcosa di assoluto. Io sono lontana dal mondo cattolico, ho parlato a lungo con una suora per cercare di istruirmi. Poi ho cominciato a pensare a tutte le realtà che mi sono vicino, a quelle del volontariato, e ho cercato di riportare questo: l’accoglienza, l’apertura verso l’altro senza pretendere nulla”, il suo racconto a Oggi è un altro giorno.



Valeria Solarino a Oggi è un altro giorno

Nel corso dell’intervista di Serena Bortone, Valeria Solarino è tornata agli anni Ottanta e alle differenze con l’oggi: “Di quegli anni sento con grande nostalgia il senso di comunità, il senso di appartenenza che era molto forte. Non a caso credo che Veltroni abbia scelto i funerali di Berlinguer come momento in cui Giovanni si addormenta. Sento che mi manca molto il senso di appartenenza, oggi abbiamo l’illusione di essere collegati con il mondo, ma in realtà siamo sempre più da soli davanti a uno schermo”. Una battuta anche extra-lavoro, legata alla sua passione per il tennis: “Sono appassionata di tennis e sono un po’ triste per la sconfitta di Sinner a Miami. È sì uno sport solitario ma c’è una grande squadra dietro”.

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