Una medaglia di bronzo al collo e un pancione che cresce sempre più. Per Valeriane Vukosavljevic, 27enne cestista della squadra francese classificatasi terza nel torneo Olimpico di basket femminile a Tokyo 2020, le due cose vanno di pari passo e non solo ora che i Giochi sono finiti. Valeriane infatti ha contribuito a far conquistare il bronzo alla squadra francese, giocando nonostante fosse al quarto mese di gravidanza. Proprio così: un particolare tenuto nascosto per tutta la durata del torneo, ovviamente con il benestare del suo ginecologo che le ha dato semaforo verde per proseguire l’attività agonistica e affrontare le Olimpiadi, per le iniziate di fatto alla quattordicesima settimana di gravidanza.
Come sia stato possibile tenere segreta la cosa è presto detto: per via delle regole anti-Covid le giocatrici non facevano la doccia in spogliatoi comuni ma tornavano nel loro bagno in albergo e questo è bastato alla Vukosavljevic per bypassare il momento più delicato della permanenza al Villaggio Olimpico, quello in cui sarebbe potuta venire allo scoperto la sua condizione. Niente doccia con le compagne, niente occhi indiscreti su una pancia che non poteva essere quella di una sportiva professionista, per giunta in una squadra che ha girato a meraviglia tanto da arrivare alla medaglia.
“LA MIA GRAVIDANZA NON DOVEVA DIVENTARE UN PRETESTO”
Valeriane Vukosavljevic ha svelato il suo “segreto” con un post su Twitter, mostrandosi con la medaglia e annunciando la gravidanza tenuta nascosta a dirigenti, tecnici, compagne di squadra e tifosi francesi (ma non alla sua allenatrice e al medico della squadra, gli unici a essere stati informati preventivamente): “Campione di Francia, vice campione d’Europa e medaglia olimpica, ma la mia medaglia più bella è stata tenuta al caldo per tutto questo tempo. Oggi è il momento per me di riposarmi, di godermi questa gravidanza con mio marito e la mia famiglia!” La domanda che tutti si sono fatti però è: perché, se c’era il permesso dei medici a scendere in campo, Valeriane ha preferito mantenere segreta la sua dolce attesa?
La protagonista l’ha spiegato sempre tramite i suoi profili social: “Temevo che le mie compagne di squadra o anche le mie avversarie si sarebbero comportate diversamente con me in campo, con il pretesto che fossi incinta. Non l’avrei trovato molto giusto. Per quanto riguarda i media, non volevo dover rispondere a domande diverse dal basket. Non volevo che fosse un evento nell’evento“. Una mossa che ha reso la sua medaglia di bronzo assolutamente eccezionale in una delle mille storie nelle storie che le Olimpiadi riescono sempre a racchiudere.