Ampia pagina di Quarto Grado, programma in onda su Rete Quattro il venerdì sera, dedicata al caso di Silvia Cipriani, l’anziana signora scomparsa dalla provincia di Rieti alla fine del mese di luglio scorso, e per cui risulta essere indagato il nipote Valerio. Proprio quest’ultimo è stato intervistato per la prima volta dalle telecamere di un programma tv, e con la collega Anna Boiardi ha spiegato: “Sono innocente, vi dico come è andata. E soffro perché temo che zia possa aver sofferto e io non c’ero per aiutarla“. Un’intervista drammatica, più volte interrotta per via delle lacrime scese copiose durante la chiacchierata di Valerio con la giornalista di Quarto Grado. Il parente di Silvia Cipriani racconta di averla vista la domenica precedente la scomparsa “Avevamo parlato delle solite cose”, inizia il racconto, fino a che la 77enne ex postina di Cerchiara non è sparita nel nulla: “Ad avvisarci che il cancello era aperto nella casa di Cerchiara era stato zio Leonino. Lì per lì ho pensato fosse a Rieti, nella casa di via delle Orchidee. Era molto metodica: parcheggiava sempre nella rampa della casa di via delle Orchidee. Non vedendola sono andato dai vicini, avevo molto timore, la casa era a posto ma lei non c’era. E lì mi sono agitato davvero”.
“Ho fatto il giro dell’ospedale – ha proseguito Valerio Cipriani – ho fatto chiamare mio cognato che lavora con le ambulanze per chiedere di cercarla. Non era mai successo che mia zia sparisse. Ho chiamato le forze dell’ordine, non ricordo quando. Poi sono andato a Cerchiara. A casa mia tutto ok. Nella casa di zia, semidiroccata, le piaceva vivere così, è facile entrare”. Il cancello aperto risulta essere un giallo nel giallo: “Di strano quando l’ho cercata ho visto il cancello aperto a Cerchiara – ha detto il ragazzo senza però darsi una spiegazione – il cellulare era acceso e silenzioso. Il cellulare lo prendeva”. E ancora: “L’incendio di cui era stata artefice? (Silvia Cipriani è stata denunciata per aver provocato un incendio nei boschi ndr). Quel giorno stava bruciando santini e vecchie agende, puliva i cassetti. Ma non era mai stato notificato nulla in termini di multa”. Poi ha concluso: “Mi fa male pensare che possa aver sofferto e io non c’ero. Io per zia ci sono sempre stato”, scoppiando in un nuovo pianto.
SILVIA CIPRIANI, GLI AVVOCATI DI VALERIO: “ERA AL LAVORO IL 22 LUGLIO”
Quarto Grado ha poi sentito in diretta gli avvocati del nipote di Silvia Cipriani, Luca Conti e Domenico Orsini, che hanno ribadito la totale estraneità del proprio assistito nei confronti di quanto accaduto alla 77enne ex postina: “Valerio ha un alibi nei momenti in cui di Silvia Cipriani si perdono le tracce – spiegano – ci sono gli orari delle operazioni che svolge”, riferendosi agli orari di lavoro di Valerio Cipriani, che dirige una filiale di Poste Italiane in provincia di Rieti.
La donna sarebbe scomparsa il 22 luglio, e l’avvocato Luca Conti, in diretta tv, sottolinea che Valerio Cipriani, fra le 8:30 e le 9:30 di mattina, gli orari in cui alcune vicine racconta di aver visto in vita la donna, era regolarmente al lavoro, così come confermato anche dalle operazioni al suo computer. Un omicidio che appare per ora irrisolto quindi, e anche l’autopsia difficilmente farà chiarezza: “Dall’autopsia – ha concluso Anna Boiardi – non uscirà la causa della morte di Silvia Cipriani. Tra i resti ritrovati mancano parti importanti come ad esempio l’osso ioide che permetterebbe di capire se la donna è stata strangolata”.