Valerio Mazzei del duo dei Valespo è stato tra i protagonisti della puntata di “Seconda Vita”, il programma ideato e condotto da Gabriele Parpiglia su Real Time. La giovane star di YouTube con l’amico Edoardo Esposito hanno raccontato così si nasconde dietro il grande successo dei Valespo: “prima di vedere un video, vedi quello che c’è scritto e l’immagine, noi inizialmente siamo stati molto odiati dagli YouTube per via di un video che abbiamo intitolato “salto per un cerchio di fuoco” ma in realtà il video era dedicato alla mia giornata”. Lo youtuber poi racconta: “noi ci registriamo e carichiamo più video privati e chiediamo a YouTube di caricarli a questo giorno e a questa ora” e sui fan che li seguono dice: “il nostro pubblico ha un range che va dai 12 ai 17, per strada molte volte ci fermano i genitori, infatti, noi sempre ringraziamo i genitori perché comunque un ragazzo di 8, 10 anni non è che viene all’evento da solo”. Il successo dei Valespo dal web è approdato anche nelle librerie con il libro #Valespo che ha venduto più di 80 mila copie: “è stata la cosa reale, quando ho visto la gente dal vivo mi sono detto ok allora siamo qualcosa. Un anno di amicizia è nel libro, abbiamo parlato di noi. Abbiamo venduto tantissimo, quel giorno abbiamo cambiato la nostra vita”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)
Valerio Mazzei dietro la nascita dei Valespo…
Edoardo Esposito e Valerio Mazzei, le web star del duo Valespo, si raccontano nella nuova puntata di “Seconda vita”, il programma ideato e condotto da Gabriele Parpiglia su Real Time. Questa settimana il giornalista è pronto a raccontare la storia di due giovani ragazzi che con internet hanno cambiato le loro vite diventando delle vere e proprie star. L’idea dei Valespo è nata proprio a Valerio, alla quale si è poi unito ovviamente anche Edoardo nonostante un primo momento di incertezza. “Volevamo fare qualcosa di memorabile per festeggiare un anno di amicizia nata dentro e grazie alla Rete, io avevo in mentre un montaggio tipo best moments o a una canzone ma poi ho pensato: un video per quanto bello te lo scordi subito, mentre un libro resta lì sullo scaffale e quando tra dieci anni nessuno saprà più chi siamo, ci sarà chi se lo ritroverà in casa e dirà ‘mi ricordo di questi due!'”, ha rivelato Sespo in merito all’intuizione oggi vincente avuta dall’amico Valerio.
Valerio Mazzei: “il web fa guadagnare? ma non è così!”
Naturalmente non ci sono solo i pro del mondo del web, come raccontano i due youtuber: “facile dire dall’esterno che il web fa guadagnare, ma non è così; le visualizzazioni non fanno guadagnare. Oggi sono tutti su “Tik Tok” ma è solo una vetrina e non c’è nessun guadagno. In realtà abbiamo delle spese e dei costi e bisogna essere intelligenti per capire come portar a casa dei soldi in modo alternativo pere esempio grazie a Instagram e ai brand che si possono sponsorizzare grazie ai post”. Non solo, il giovane Valerio Mazzei precisa: “a ‘Youtube America’, la sede centrale, non importa nulla dell’Italia. Infatti in Italia non c’è nemmeno una sede operativa. Noi per parlare con i responsabili dobbiamo andare a Berlino, a Londra o a Los Angeles”. Oltre al successo c’è anche altro, come gli attacchi degli haters a cui le giovani star hanno imparato a rispondere con un bel sorriso o un ‘daje’.
Valerio Mazzei: “Sono single”
Valerio Mazzei del duo Valespo durante un’intervista al Corriere della Sera ha parlato di YouTube e di come sia cambiato il colosso in tutti questi anni: “la verità è che YouTube è cambiato tantissimo da quando hanno aggiunto adpocalypse (aggiornamento dei criteri per la monetizzazione dei video, rintraccia i contenuti ritenuti potenzialmente scorretti, ndr). Nel video c’è qualcuno in mutande? Zero soldi. Una parolaccia? Zero soldi. Sugo di pomodoro che sembra sangue? Zero soldi. Meno visibilità e meno (o nessuna) pubblicità. Prima ti bloccano, poi valutano. Solo che le visualizzazioni vere avvengono nelle prime 24 ore dopo il caricamento del video: se ti bloccano in quella fase lì, puoi dire ciao ciao ai guadagni”. Non solo, la giovane webstar ha anche ricordato gli anni della scuola: “ho fatto quattro anni di teatro alle Superiori, cioè mi hanno obbligato, perché nella mia scuola era una materia fondamentale. Ogni fine anno c’era la recita” e parlando del suo futuro ha detto: “mi immagino più dentro un film che in Uomini e donne”. Tra i suoi miti c’è Cameron Dallas: “lo seguo da quando ero piccolissimo, è proprio una persona che stimo. È esattamente quello che voglio diventare”.