I Pooh mancano a molti. Ma soprattutto manca Valerio Negrini; perché, se loro ci sono ancora (solo disuniti), Negrini non c’è più né mai tornerà. Ospite a La mia passione, Roby Facchinetti ne parla ancora con gli occhi pieni di affetto e gratitudine. È stato proprio a lui, infatti, ad aver regalato al gruppo la maggior parte dei suoi successi, distinguendosi come uno dei parolieri più prolifici della storia della musica. Negrini è scomparso nel 2013 a Trento a seguito di un infarto. Tanti gli amici e i colleghi accorsi alla camera ardente, allestita al Teatro della Luna ad Assago e aperta al pubblico proprio per consentire ai fan di dare l’ultimo saluto al fondatore e collaboratore storico dei Pooh. Spesso e volentieri, Facchinetti coglie l’occasione per tenerne vivo il ricordo raccontando aneddoti e curiosità riguardo alla sua persona.
La scomparsa di Valerio Negrini un duro colpo per i Pooh
Valerio Negrini, una delle figure di riferimento per tutti i componenti dei Pooh, se n’è andato all’età di 67 anni. È impossibile ripercorrere la storia del gruppo senza accennare al contributo che lui gli ha dato. Roby Facchinetti lo sa bene e non fa mai a meno di omaggiarlo. Ospite a Domenica In, di recente, l’ex frontman gli ha rivolto un pensiero tra le lacrime: “Se non ci fosse stato lui, i Pooh non sarebbero mai nati, gli va riconosciuto”, ha dichiarato. “Gli va riconosciuta anche la sua bravura. Valerio, senza nulla togliere agli altri parolieri, ha scritto tutto, ha parlato di tutto sulle nostre melodie”. Non solo di amore, ma anche di amicizia, solitudine e persino di storia e mitologia (come nel caso di Parsifal). Anche Uomini soli, il brano con cui Roby e gli altri hanno vinto Sanremo, reca la firma di Valerio Negretti.
I Pooh con Valerio Negrini: “Sintonia perfetta”
Roby Facchinetti non trattiene le lacrime, mentre ricorda il suo grande amico Valerio Negrini. Mara Venier, durante l’intervista, gli chiede di parlare approfonditamente di lui e del suo ruolo per quanto riguarda le dinamiche occorse all’interno del gruppo. Persino la sua assenza, infatti, ha determinato un cambio di rotta decisivo per i componenti del gruppo. I Pooh si sono ritirati dalle scene tre anni dopo il dramma: “Eravamo in sintonia perfetta. Quando gli mandai la musica di Uomini soli, dopo tre ore mi disse: ‘Facchinetti, senti cosa ti ho scritto’. Mi lesse il testo e gli dissi: ‘Valerio, ma è straordinario’. E lui: ‘Ma sei sicuro?’. Questo era Valerio Negrini. Quando lui se n’è andato nel 2013, non era più la stessa cosa: a questo tavolo perfetto mancava una gamba importante. Se noi siamo arrivati ad approfittare del cinquantennale e a richiamare Stefano e Riccardo, e perché c’era voglia di ricompattare, ma lui mancava”.