«Se 14 mesi fa ci fosse stato il vaccino, mio padre sarebbe ancora qui. Anziché fare la messa in suo onore questo pomeriggio, avremmo fatto una passeggiata o un aperitivo»: così Valerio Scanu ai microfoni di Storie Italiane. Il celebre cantante, infatti, ha voluto ricordare il genitore scomparso recentemente proprio per Covid: un dolore enorme per lui, molto affezionato al genitore…



Nel corso del suo intervento a Storie Italiane, Valerio Scanu si è soffermato su uno dei casi di cronaca più divisivi degli ultimi giorni, ovvero il caso dell’infermiera di Palermo disponibile a fare dei finti vaccini in cambio di soldi: «Questa vicenda mi fa incazzare parecchio. Credo che si stia arrivando a un punto che quando pensi di averle viste tutte, è sempre peggio: questa è folle, è una delinquente. Gli organi preposti decideranno cosa farne, ma non può certamente operare in pubblico». Una grande rabbia quella dell’artista, dunque, che ha condiviso pienamente le posizioni del prof Broccolo, virologo dell’università di Milano: «Far finta di fare un vaccino è una cosa terribile. Abbiamo l’Africa che non ha il vaccino e noi lo buttiamo via? Sono immagini terrificanti, sono senza parole: finchè non c’è un obbligo, perché si arriva a fare queste cose?».

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