Valsinni (Basilicata) finalista a Il Borgo dei Borghi 2021Valsinni,
protagonista de Il Borgo dei Borghi, sorge nella provincia di Matera ed è un piccolissimo borgo la cui storia ci porta strettamente alla poetessa del Cinquecento, Isabella Di Morra. Arroccato a 250 sul livello del mare, Valsinni si trova lungo il versante nordorientale del parco nazionale del Pollino ed è bagnato dal fiume Sinni. Questo è il quarto fiume, per lunghezza, in Basilicata. Tuttavia, è riconosciuta la sua importanza quale bacino imbrifero che disseta Basilicata e parte della Puglia. La sua corrente impetuosa è stata, nel corso della storia, motivo di piene e inondazioni talvolta rovinose; problema a cui si è posta risoluzione solo nel 1983 grazie alla costruzione di una diga in terra battuta che, ad oggi, risulta essere la più grande d’Europa.
Il borgo di Valsinni è anche caratterizzato dalla presenza imponente del monte Coppolo che, sulla sua cima, conserva i resti delle mura di una città fortificata risalente al IV secolo A.C. Questa cittadina fortificata, che pare essere stata abitata fino al Medioevo, leggendariamente è stata la città fortezza fondata da Epeo, al suo ritorno da Troia, a seguito della costruzione del fantomatico e mitico cavallo troiano. Clicca qui per il video di introduzione.
Valsinni, Il Borgo dei Borghi: una tradizione povera di mugnai
Il borgo di Valsinni, che nel corso della sua storia non ha, purtroppo, mai avuto fortuna da punto di vista economico, vanta una tradizione povera di mugnai. Proprio il Mulino di Palazzo Mauri, dove si possono ammirare antichissime macine di pietra, è il simbolo della cittadina. Lo scorcio più suggestivo del borgo è indubbiamente il castello baronale dei Morra: una costruzione di aspetto aragonese nella quale venne confinata la poetessa Isabella Morra.
Se questo palazzo è il cuore pulsante del borgo, è altrettanto verso che tra i tanti vicoli stretti, collegati da un “gafio” ovvero un passaggio coperto da una volta, trova spazio anche la Chiesa Madre. Quest’edificio sacro è dedicato all’Assunta e vale la pena visitarla per poterne ammirare gli splendidi affreschi, l’organo e un crocefisso del cinquecento. All’interno della Chiesa, inoltre, si può trovare un presepe in pieno stile napoletano oltre che alle reliquie di San Fabiano, Papa martire nominato dal popolo e che rimase in carica dal gennaio del 236 a gennaio del 250.