Van Gogh, il mistero dell’orecchio mutilato

Forse risolto il grande mistero sull’orecchio mutilato di Van Gogh. Stando, infatti, ad uno studio di Martin Bailey, che sul celebre artista scrisse un libro – l’uomo si sarebbe tagliato l’orecchio in quanto a pezzi emotivamente dalla notizia che il fratello Theo, da cui dipendeva economicamente, stava per sposarsi. Una teoria alquanto affascinante e plausibile quella elaborata dall’esperto, dopo una serie di ricerche e approfondimenti sul genio olandese. “Vincent temeva che stesse per perdere l’appoggio finanziario e psicologico di Theo”, ha raccontato Martin Bailey in un vecchio numero di The Art Newspaper.



Van Gogh, com’è morto? Gli spari dopo la ferita all’orecchio

Tuttavia, nel corso degli anni, le teorie sull’orecchio tagliato di Van Gogh sono state molteplici: dalla sua pazzia all’amicizia interrotta con Paul Gauguin, suo grande amico di infanzia, ad altri problemi legati ai rapporti controversi con una prostituta di nome Rachel. Una teoria, quest’ultima, praticamente esclusa dal museo Van Gogh di Amsterdam e dallo stesso Bailey.



Ad ogni modo, diciannove mesi la gravissima ferita all’orecchio, il genio olandese si sparò un colpo al petto e morì due giorni dopo, a causa delle complicazioni e delle gravissime ferite riportate. Curioso, invece, il fatto che l’artista fosse ossessionato dal colore giallo. Al punto tale che, secondo alcuni, ingurgitava pasta gialla dai tubetti di vernice, convinto che ciò gli avrebbe portato la felicità.

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