Beffa clamorosa per Annemiek Van Vleuten alle Olimpiadi di Tokyo 2020. La prima ha conquistato la medaglia d’argento nella prova in linea di ciclismo, ma all’arrivo ha esultato come se avesse vinto l’oro. Quella scena al traguardo non è passata inosservata, anzi è apparsa esagerata, ma ciò solo perché tutti gli altri sapevano che si era piazzata seconda. La ciclista olandese era davvero convinta di aver vinto la medaglia d’oro. Quel che non sapeva era che aveva vinto in realtà Anna Kiesenhofer. La conferma è arrivata poi dal suo allenatore, con cui ha parlato dopo l’arrivo. Una scena che è stata ripresa dalle telecamere. La notizia l’ha poi lasciata sgomenta. «Non lo sapevo. Mi sbagliavo. Non lo sapevo», le uniche cose che è riuscita a dire nella disperazione.
A confermare tutto poi la compagna Anna Van der Breggen, che alla tv olandese ha dichiarato cosa è successo in quei momenti concitati: «Nel finale non puoi andare all’ammiraglia, e l’ultimo gap che ci hanno dato era di 1’30” e credevamo che quella fosse la testa della corsa».
VEN VLEUTEN ESULTA COME SE AVESSE VINTO MA…
«Abbiamo provato a prendere quel gruppo, non a spingere ulteriormente», ha aggiunto Anna Van der Breggen. Grande confusione, dunque, nel gruppo inseguitore, una circostanza confermata anche da Lizzie Deignan in un’intervista alla BBC. Ha infatti raccontato che pure lei era convinta della vittoria di Annemiek Van Vleuten per i Paesi Bassi. Ora le immagini delle braccia alte al traguardo, dell’abbraccio al team con il sorrisone stanno facendo il giro del mondo. Non ci sarebbe nulla di male nell’esultare così anche finendo al secondo posto nella prova femminile su strada di ciclismo alle Olimpiadi, ma il fatto è che la campionessa Orange si era completamente dimenticata della fuga di Anna Kiesenhofer, partita nelle fasi iniziali della gara e mai più ripresa. A incidere anche la mancanza di comunicazione via radio, a fare il resto il suo atteggiamento attendista, nato proprio dalla sicurezza di avere la medaglia d’oro a portata di mano. Invece il successo è andato all’austriaca Kiesenhofer, invece l’olandese è passata dai sorrisi all’amarezza.