Da Vancouver la comunità cinese denuncia azioni di controllo da parte del governo di Pechino sugli immigrati. Usando la stampa e i media nazionali come armi per distorcere l’opinione pubblica, intimidire e fare un lavaggio del cervello attraverso la propaganda di regime, soprattutto nei confronti di quei cittadini che continuano ad informarsi su questi organi perchè non parlano bene la lingua del nuovo paese. E l’influenza sarebbe arrivata a tal punto da manipolare anche la politica locale.



Come dimostra un’inchiesta del quotidiano Le Monde, che ha pubblicato un articolo di approfondimento nel quale vengono svelati alcuni documenti segreti dell’intelligence canadese, secondo i quali dietro la vittoria del primo sindaco di Vancouver di orgini cinesi, Ken Sim, ci sarebbe stata la pressione da parte dei media e dell’ex funzionario dell’ambasciata Tong Xiaoling. Ad essere sotto accusa per queste opere propagandistiche e di controllo sono Tv, radio e giornali in lingua cinese, ma anche gli organi diplomatici e gli uffici che aiutano gli immigrati nelle pratiche per i visti e per ottenere i documenti di soggiorno.



Cina fa pressioni su immigrati a Vancouver, le testimonianze dei residenti

Al quotidiano Le Monde, una ragazza di 28 anni, funzionario amministrativo e residente ormai da anni a Vancouver racconta di aver ricevuto diverse telefonate anonime di minaccia, che la invitavano a non partecipare alla manifestazione in ricordo della strage di piazza Tienanmen, dice “una voce al telefono mi avvertiva di non andare perchè potevano esserci gravi incidenti“.

E un altro immigrato, ingegnere in pensione dichiara intervistato “Il partito comunista fa pressioni soprattutto sugli studenti che arrivano, attraverso l’ambasciata e l’aiuto per ottenere i documenti, traccia tutte le informazioni e scheda le persone, per infilitrarsi poi nel mondo accademico e fare spionaggio intellettuale“. Inoltre, aggiunge, “ci sono molte associazioni, mascherate da uffici che aiutano la comunità ma in realtà sono stazioni segrete di polizia utilizzate per azioni di coercizione e manipolazione nei confronti di chiunque dovesse essere considerato come dissidente perchè ha dimenticato che la Cina deve restare sempre la madrepatria“.