Il Tar di Firenze ha annullato la sospensione a uno studente 15enne che aveva vandalizzato la scuola da lui frequentata, un istituto tecnico del capoluogo. Era febbraio quando un gruppo di studenti era entrato nella notte nell’istituto, causando danni descritti come “significativi” alle strutture: gli alunni avevano devastato i laboratori di cucina e sala, imbrattando locali e macchinari vari. Tra i partecipanti anche un 15enne poi identificato: il giovane era stato sospeso inizialmente per 15 giorni e poi fino alla fine dell’anno scolastico, saltando perciò la fine della scuola.



Come spiega il Corriere della Sera, il Tar ha ribaltato la decisione dell’istituto, accogliendo il ricorso dei genitori dello studente 15enne. I giudici hanno ritenuto la decisione sproporzionata poiché la sanzione deve rispondere ai “criteri di gradualità e proporzionalità”: secondo il Tar, una sospensione così lunga sarebbe giustificata solamente in caso di comportamenti recidivi o atti pericolosi per l’incolumità di altri alunni o della propria. Inoltre le motivazioni della scuola sono state ritenute generiche e in violazione delle gsc uoaranzie difensive, come si legge nella sentenza.



Vandalizza una scuola a Firenze e viene sospeso. Il Tar: “Forma di protesta non violenta”

Il Tar di Firenze ha riconosciuto la gravità dell’atto commesso dal 15enne, che ha vandalizzato la scuola insieme ad altri compagni, sottolineando però che i fatti da lui commessi non meriterebbero la sanzione adottata poiché non sarebbe adeguata a quanto messo in atto dallo studente. Inoltre, non avendo compiuto un atto di violenza ma “una forma di protesta non violenta”, il ragazzino non meritava un’espulsione così lunga dalla scuola, secondo i giudici.

Dopo la sentenza del Tar la scuola ha riconosciuto la decisione e annullato la sospensione ma per ragioni di privacy non ha reso noto l’esito scolastico dello studente, dunque non si conosce se sia stato promosso o bocciato. Ora, come spiega il Corriere della Sera, il ministero dell’Istruzione e del Merito, che si è costituito in giudizio, potrebbe presentare appello al Consiglio di Stato, chiedendo che venga reintrodotta la sospensione del 15enne.