VANESSA BRYANT: IL DOLOROSO ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI KOBE BRYANT E DELLA FIGLIA GIANNA-ONORE

Vanessa Bryant vivrà oggi il triste primo anniversario della morte del marito Kobe Bryant e della figlia Gianna, che il 26 gennaio di un anno fa persero la vita in un incidente in elicottero a Los Angeles. Sono stati dodici mesi molto difficili per Vanessa Bryant, perché alle difficoltà “normali” che incorre chi perde due persone così care in una tragedia del genere si devono aggiungere la pandemia di Coronavirus e purtroppo anche alcune beghe giudiziarie, non solo legate all’incidente ma anche quella con la propria stessa madre, Sofia Laine, che ha accusato Vanessa di averla cacciata di casa mentre la vedova di Kobe ha replicato che la madre volesse solo estorcerle del denaro.



Oggi però è il giorno del ricordo e del dolore, in cui naturalmente più che in ogni altro giorno prenderà il sopravvento il vuoto lasciato da Kobe e Gianna nella vita di Vanessa Bryant. Nata il 5 maggio 1982, Vanessa Cornejo Urbieta Laine aveva appena 17 ann i quando fece breccia nel cuore di Kobe Bryant nel 1999. Lui stella in ascesa del basket Nba con i Los Angeles Lakers, lei modella: il matrimonio arrivò molto presto, il 18 aprile 2001, e da allora Vanessa è rimasta sempre al fianco di Kobe, pur con qualche alto e basso, su tutti il caso del presunto stupro di una cameriera da parte di Kobe nel 2003, che causò a Vanessa Bryant un aborto spontaneo.

VANESSA BRYANT: LA LETTERA PER IL MARITO KOBE

Vanessa Bryant ha avuto comunque ben quattro figlie da Kobe, il loro matrimonio ha conosciuto dunque anche momenti di crisi, come una separazione nel 2011 alla quale però fece seguito la riconciliazione e una unione diventata ancora più salda, fino alla tragedia di un anno fa, ovviamente resa ancora più atroce dalla scomparsa anche di Gianna.

Anche altre ricorrenze naturalmente hanno riportato l’attenzione su Vanessa Bryant in questo anno, ad esempio il compleanno di Kobe il 23 agosto scorso, giorno nel quale la moglie scrisse una lettera toccante: “Buon compleanno. Ti amo, mi manchi più di quanto riesca a spiegare. Vorrei che tu e Gigi (il nomignolo con cui chiamavano la figlia Gianna, ndR) foste qui per festeggiarti. Vorrei poterti preparare il tuo cibo preferito o una torta di compleanno con l’aiuto della mia Gigi. Mi mancano i tuoi grandi abbracci, i tuoi baci, il tuo sorriso, la tua profonda e rumorosa risata. Mi manca stuzzicarti, farti ridere. Mi manca quando ti sedevi in braccio come se fossi il mio bambino. Penso sempre alla tua dolcezza, alla tua pazienza. Penso a tutto quello che faresti per aiutarmi in tutte le situazioni che sto vivendo. Grazie per essere cresciuto con me e per avermi insegnato ad essere forte. Come cercare di vedere il meglio nelle persone lasciando fuori le stronzate. I tuoi gesti premurosi e il modo in cui ci facevi sentire mancano a tutti. Immagino i tuoi sorrisi, i tuoi grandi abbracci”. Anche oggi ci saranno altri toccanti ricordi ed emozioni?