Alla bellezza di Vanessa Gravina non ci si abitua mai. Quarantacinque anni quasi tutti passati sotto i riflettori, da quando, a soli sei mesi, fu scelta per una pubblicità dei passeggini, continua a incantare con quel viso perfetto. I telespettatori la seguono ogni giorno ne Il Paradiso delle signore, la soap di RaiUno in cui veste i panni di Adelaide di Sant’Erasmo. Ma se in Tv è una donna spietata e vendicativa, costantemente alla ricerca di un amore che non ha, quello di suo cognato Umberto Guarnieri, l’altro cattivo interpretato da Roberto Farnesi, nella vita l’attrice non solo è una donna dolce, elegante e disponibilissima, ma soprattutto una moglie innamorata. “Mio marito è un uomo meraviglioso, accudente, devoto… è arrivato come un regalo dopo una sfilza di relazioni sbagliate”, racconta in esclusiva a Grand Hotel. Domenico Pimpinella si è sposato con l’attrice nel 2015. “Fin dal nostro primo incontro è riuscito a farmi sentire diversa, unica, una principessa. Pensi che mi ha dato del lei e mi ha confessato di essere un mio ammiratore sin da bambino”.
Vanessa Gravina: “Mio marito? È mio fan da bambino!”
Domenico ha solamente un anno più di Vanessa Gravina: “Io da bambina ero già un volto noto. Non solo lui mi vedeva nella pubblicità e al cinema, ma a tredici anni fui anche la piccola di casa in una famosa serie televisiva con Gianni Morandi, “Voglia di vincere”. Mio marito la seguiva, come milioni di bambini italiani”. Poi svela il loro primo incontro: “Nove anni fa, su una spiaggia di Gaeta. Domenico mi si avvicinò e mi disse: “Signora Gravina, posso salutarla? Io la adoro da sempre, da quando la vedevo da bambino…”. Dopo un anno le cose cambiarono: “Più lo conoscevo e più rimanevo conquistata dalla sua intelligenza, sensibilità, pazienza… Domenico era pronto a fare qualsiasi sacrificio per me. E questa sua devozione, per me che ero abituata a stare con uomini piuttosto narcisi e egoisti, ha finito per farmi innamorare di lui”. Come mai, prima del marito, tutte queste relazioni sbagliate? “Cercavo mio papà. Non è un caso che abbia sempre avuto uomini molto più grandi. Solo che alla fine scoprivo che erano loro ad aver bisogno di essere accuditi e sostenuti”.