Vanessa Incontrada deve fare i conti ogni giorno con gli odiatori del web. “È un atteggiamento generale, un modo di vedere e giudicare le donne che ha resistito a tutti i cambiamenti. Sei una ragazza? Devi essere magra, bella perfetta, altrimenti diventi un bersaglio per offese e sberleffi. E tu? Tu vivi nella paura di essere sbagliata. Sono cose che conosco e che per fortuna ho superato. Per questo mi sono detta: basta, adesso voglio dire la mia”, ha raccontato intervistata tra le pagine di Repubblica. L’attrice spagnola oggi è l’eroina di tante ragazze, donne, amiche, mamme, colleghe. Venerdì sera su Rai1, nel programma “20 anni che siamo italiani” con Gigi D’Alessio, ha avuto modo di raccontarsi tramite un commovente monologo. Vanessa si è liberata di un peso, confessando come è stato vivere col marchio del sovrappeso e le offese su web e giornali per non essere la donna perfetta, taglia 38. “Avere le forme è ritenuto sbagliato e per questo io dovrei vergognarmi?”.
Vanessa Incontrada: “Ecco perché ho fatto quel monologo…”
Vanessa Incontrada nel suo monologo racconta ciò che tutte le donne avrebbero bisogno di sapere: “Ma la perfezione non esiste e bisognerebbe inserirlo hai primi insegnamenti che ci danno”. Poi aggiunge: “Le critiche feriscono, partono da un cellulare e arrivano dritto allo stomaco e quando vai in giro pensi che dietro le facce che incontri per strada, al supermercato o davanti alla scuola, potrebbero nascondersi tutti quelli che pensano che tu sia sbagliata. In realtà quel tutti non esiste, esistono le persone, ad alcuni puoi piacere ad altri no”. Un monologo di poco più di tre minuti, perfino spudorato nella sua sincerità, bello perché ha accusato la faccia meschina dei media e del web. “Mi sento mille cose orgogliosa, felice, fiera… Non è per me stessa che l’ho fatto, ma per le donne, tante tantissime che vivono In stesso problema”, spiega. Però ha pianto, si è commossa. “Dentro di me, si sono sciolti anni in cui mi sono sentita inadeguata per come ero. E poi confessarlo nel silenzio, davanti a donne che mi guardavano, anche loro commosse… Ho amiche che non si guardano più allo specchio perché non si piacciono. Pensa il dolore. Inaccettabile…”.
“Grazie a mio marito ho imparato ad accettare i miei difetti”
E lei quando ha cominciato a credere di essere sbagliata? “Io forse mai. Sono stati gli altri a farmelo credere. Undici anni fa ho avuto una gravidanza impegnativa e ho preso dei chili. Succede. I giornali invece hanno iniziato a sottolineare cosa era successo al mio corpo, poi i social… persone che passano le giornate a massacrare gli altri. Provavo questo continuo sentirmi non a posto. Quando facevo Zelig portavo una guaina… ancora più duro di quando facevo la modella. Lì fai un mestiere in cui devi essere perfetta per principio. In Giappone ci pesavano ogni 15 giorni… Per apparire più alta, andavo ai casting con le scarpe altissime e dentro anche le solette per arrivare a 1,76. Ho perso tempo a cercare di essere giusta, dimenticando di essere felice, come ho detto in tv”. Per fortuna, al suo fianco c’è sempre stato il marito: “Rossano è stato grande. È grazie a lui se ho imparato ad accettare i miei difetti”.