Vanessa Nakate è l’attivista ugandese che in molti hanno iniziato a paragonare a Greta Thunberg. La 24enne originaria dell’Africa Orientale ha parlato alla Youth for Climate di Milano, conquistando tutti con il suo discorso imperniato sul cambiamento climatico. Una riflessione partita dalla sua terra, in riferimento alla quale ha detto: “Siamo responsabili solo del 3% delle emissioni globali di anidride carbonica, ma ne subiamo molto di più le conseguenze”. Un dato di fatto: basti pensare che nel gennaio 2021 l’Uganda ha sofferto una delle peggiori invasioni di locuste del deserto degli ultimi 25 anni.



Ecco dunque che Vanessa, unitamente agli altri ambientalisti dell’emisfero australe, ha deciso di fare sentire la sua voce: “Non si può avere giustizia climatica senza giustizia razziale. Non è giustizia se non include tutti”. Figlia di un politico di Kampala, la ragazza ha scoperto l’ambientalismo e i Fridays For Future nel 2019, dopo essersi laureata in Economia, e ha deciso di seguire il modello Thunberg per mettere pressione alle istituzioni e agli scienziati del suo Paese. Tutto è iniziato una domenica, quando è scesa in piazza insieme ai fratelli e alle sue sorelle minori: da quel momento ha preso parte a 60 proteste di Fridays for Future e ha fondato Youth for Future Africa, movimento teso a incrementare la consapevolezza dei giovani africani sulla crisi climatica, tramutatosi poi nel movimento Rise Up.



VANESSA NAKATE, L’ATTIVISTA CHE RICEVE PIÙ APPLAUSI DI GRETA THUNBERG

Al termine di ogni suo discorso, Vanessa Nakate ripete: “Who is going to pay?” (“Chi pagherà per tutto questo?”). O, ancora: “Per quanto tempo le bambine saranno date in sposa perché le loro famiglie hanno perso tutto nella crisi climatica? Non ci si può adattare alla perdita di una lingua, di una storia, alla fame, all’estinzione”. L’applauso tributatole a Milano ha superato quello per Greta Thunberg, tanto che i più maligni vociferano che tra le due, nonostante gli abbracci davanti alle telecamere, non corra buon sangue.



Quando, nel gennaio 2020, ha preso parte al World Economic Forum di Davos, in Svizzera, insieme ad altre cinque attiviste, tra cui proprio Greta Thunberg, Vanessa è stata tagliata dalla foto scattata dall’Associated Press. La giovane africana ha asserito: “Non avete cancellato solo una foto. Avete cancellato un continente”. L’agenzia di stampa si è scusata in pubblico e in privato, dichiarando che l’intenzione era quella di fare solo un primo piano di Greta. Che, però, oggi sembra sempre meno donna copertina, rispetto a Vanessa: sarà dualismo o le due uniranno le forze per contribuire a creare un mondo migliore?