Protagonista al Festival di Cannes con “Cette musique ne joue pour persone”, Vanessa Paradis si è raccontata a tutto tondo ai microfoni del Corriere della Sera. La celebre attrice ha esordito parlando del successo raggiunto in giovanissima età, che la travolse come «una tempesta»: «Soprattutto i primi due anni fu difficile, perché i giornalisti erano violenti e crudeli con me. […] Il pubblico veniva nutrito quotidianamente con la mia storia. È finita che prima mi hanno amato e poi mi hanno odiato».



Vanessa Paradis ha sottolineato che gestire il successo a soli 14 anni è più complicato da affrontare, un’età in cui devi crescere e formarti, essere un personaggio pubblico non è normale: «Mi hanno aiutato tantissimo i miei genitori, non mi hanno mai spinto, anzi al contrario. Ma ero io a chiedere di entrare in quel mondo. E se ho affrontato tutto questo e sono passata oltre è perché amo questo lavoro e desideravo farlo».



VANESSA PARADIS E L’AMORE CON JOHNNY DEPP

Dopo aver parlato del suo ultimo film, che arriverà nelle sale italiane grazie a I Wonder Pictures, Vanessa Paradis si è soffermata sulla sua carriera divisa tra recitazione e canto, sottolineando che la musica è sempre stata più importante del cinema per lei. Ed è anche un investimento emotivo più pesante: «Con i film è diverso: il cinema è una creazione di altri dove spesso devi aspettare che qualcuno ti chiami e se non succede ti vengono dubbi, ti poni delle domande». Vanessa Paradis ha anche parlato dell’ex Johnny Depp, da lei sempre difeso: «Accuse? Assurdo, è una persona e un padre gentile, generoso, mai violento». Una battuta anche sulla figlia Lily-Rose Depp, anche lei attrice: «A volte ci confrontiamo ma poi decide lei, sa cosa vuole e sa cosa non vuole. Ha fatto il primo film quando aveva solo 15 anni. Io ero spaventata che facesse un lavoro pubblico dove tantissime persone ti giudicano così presto. Ma cosa potevo dirle? Come potevo essere credibile sui miei timori? Io che ho iniziato un anno prima di lei».

Leggi anche

Myrta Merlino lascia Pomeriggio Cinque?/ Mediaset pronta a rivoluzionare lo storico programma