Il “candidato delle polemiche”: questa la definizione che si può dare a Roberto Vannacci in vista delle elezioni europee 2024 che lo vedono in corsa con la Lega. Proprio sulle polemiche che lo riguardano è intervenuto nel corso del programma “Dritto e Rovescio” in onda su Rete 4: ad esempio, si è partiti dalla comunità Lgbtq: il generale è partito da una premessa, cioè che non si possono esprimere giudizi, e quindi eventuali critiche, riguardo i gusti sessuali, trattandosi di preferenze. Poi ha spiegato che lui critica «l’ostentato esibizionismo» che viene «spesso» mostrato dagli omosessuali. Più recentemente, invece, ha fatto discutere per le dichiarazioni sui disabili per i quali propone classi separate. Per Vannacci il problema è nel «titolo fatto da un giornalista maldestro».



Non poteva mancare un commento su un’altra candidatura ritenuta “problematica”, quella di Ilaria Salis: per Vannacci è innocente, non essendoci stata una condanna in Ungheria. Il problema per il generale sono le condanne precedenti. Nessun passo indietro neppure riguardo la questione dei tratti somatici, per la quale si creò un caso con Paola Egonu. A una giovane italiana di origini senegalesi presente nel pubblico ha ribadito che ha caratteristiche somatiche che non rappresentano quelle della maggior parte degli italiani, precisando però che si tratta di differenze che non tolgono né diritti né dignità alle persone. A tal proposito, ha fatto l’esempio della miss Zimbabwe bianca, bionda e con occhi azzurri, contro la cui vittoria è insorta la popolazione locale «perché non la riconosceva come rappresentante».



VANNACCI E IL CASO INELEGGIBILITÀ: INTERVIENE MINISTERO DELLA DIFESA

A Napoli, dove ha fatto il suo debutto come candidato alle elezioni europee 2024, Roberto Vannacci ha ribadito la sua posizione in merito al fascismo, precisando che la Costituzione non impone di dichiararsi antifascisti. Ha giudicato anche strumentale la richiesta di dichiararsi antifascista, visto che si tratta di un periodo storico terminato e lontano, facendo l’esempio di Napoleone: che senso avrebbe dichiararsi antinapoleonici dopo duecento anni? Peraltro, la giornata per lui è stata tesa, tra i malumori nella Lega espressi da Luca Zaia e i tafferugli in città tra proteste e contestazioni. Quando ne ha avuto notizia, il generale ha ringraziato i contestatori e assicurato di non volersi sottrarre al confronto.



Come se non bastassero le tensioni, è emerso anche il caso della presunta ineleggibilità, in virtù di una norma del codice militare per la quale gli ufficiali generali non possono candidarsi alle elezioni comunali e politiche nelle circoscrizioni dove hanno lavorato. Nel suo caso riguarda quella del Centro Italia. «Non vale per le Europee», ha assicurato Vannacci. A spazzar via ogni dubbio il comunicato del Ministero della Difesa, in cui ha chiarito che la candidatura di Vannaci non configura una violazione dell’ordinamento militare.