Il generale Vannacci non sarà vicepresidente al Parlamento Europeo di Patrioti d’Europa? A “4 di sera”, spiega: “Non so da dove arrivino queste notizie. Il gruppo è appena nato, è un partito in fiore con tante fluidità e cose che cambieranno: non so se sarà questa la prima. Non so da dove siano state prese queste notizie. Se viene da Repubblica, io dico che per loro dovrei già essere in galera. Non mi fido di Repubblica. Ho parlato con tante persone, ci sono cose da mettere a posto: tutto è da definire ma questo non cambierebbe il peso della Lega in questa formazione politica”.



A detta del generale “è come quando il grande Matteo Pucciarelli ha fatto l’articolo sul mio libro e in Italia sono stato descritto come il mostro di Firenze. Le testate internazionali avranno descritto il mio libro con quelle esternazioni che vengono decontestualizzate, quindi è normale che ci siano delle sensibilità in Europa. Poi ci sono questioni sulla conformazione del gruppo, sulle posizioni che andranno occupate. Ci sono tante vicepresidenze, ci sono tanti incarichi… Vedremo cosa succederà”.



Vannacci: “Mai con Ursula Von der Leyen”

Sulle voci per le quali il generale Vannacci non sarà vicepresidente di Patrioti d’Europa perché omofobo, lui spiega: “Secondo la stampa lo siamo tutti. E tutte le accuse a mio carico sono state totalmente archiviate dalla giustizia italiana“. Parlando poi del voto contrario a Ursula Von der Leyen, l’europarlamentare aggiunge: “La nostra scelta è la stessa da sempre, abbiamo sempre detto che non le avremmo dato il voto. Gli ultimi cinque anni ci hanno portato in una situazione instabile, un’Italia più povera a causa del green deal che non avrà alcun guadagno dal punto di vista ambientalista”.



Secondo il generale, inoltre, “ormai non possiamo neanche più parlare, chiunque dica una cosa diversa passa da omofobo e razzista. Dunque come facciamo ad andare insieme alla Von der Leyen? Mi dispiace ma non siamo di questo tipo, se ci sono da cambiare le cose lo facciamo in maniera seria”.