IL GENERALE ROBERTO VANNACCI “COME TRUMP” E IL FUTURO SEMPRE NELLA LEGA
Il “Mondo al contrario” non è il nuovo partito del generale Roberto Vannacci dato che il futuro a cui aspira l’europarlamentare nei Patrioti è ancora del tutto legato alla Lega di Matteo Salvini: la conferma arriva dall’ultima intervista al “Tempo” del militare fondatore dell’associazione politica con titolo omonimo al suo celebre romanzo. Nessuna “scissione”, nessuno “scossone” sebbene restino le posizioni che su alcuni temi non vedono sempre Vannacci in pieno allineamento con l’ala storica militante del Carroccio.
Il “Mondo al contrario” è diventato un movimento in quanto ora l’eurodeputato è un politico a tutti gli effetti, ma questo non significa che sia il nuovo partito alternativo allo storico movimento fondato da Umberto Bossi e oggi retto da Matteo Salvini: «Io sono nella Lega e resterò nella Lega», chiarisce Vannacci al “Tempo” . Accolto bene dai militanti a Pontida, buoni i rapporti con i dirigenti, anche se «quando ci incontriamo non ci baciamo in fronte». Per il generale vicepresidente dei Patrioti per l’Europa, la Lega deve rimanere un partito sovrasta che possa mettere l’interesse per l’Italia al primo posto, proseguendo il percorso inaugurato anni fa dall’attuale vicepremier: la proposta di Vannacci, accolta bene anche da Salvini, è che si sperimenti quanto già Trump ha portato a termine negli Stati Uniti con una sorta di “Italy first”.
“AFD NON È ESTREMISTA: LA GERMANIA RISCHIA CHE L’UE BLOCCHI IL VOTO”: L’AFFONDO DI VANNACCI
Secondo Vannacci, il compito della Lega – e in generale, della destra italiana – deve essere quello di non sprecare la cultura e le radici valoriali dai vari e tenui “movimenti globalisti”: puntare sulla sicurezza, sulle leggi anti-immigrazione incontrollata, dove la ricchezza e la prosperità siano sempre perseguiti. Questo ad esempio è il motivo per cui il Governo Meloni e i partiti di Centrodestra in Europa devono tutti mirare al buttare per sempre il “Green Deal” della Commissione Von der Leyen, «È stata una vera e propria truffa».
A favore di un cambio di rotta sul terzo mandato (con una legge però unica che valga tanto per la Campania quanto per il Veneto di Zaia), pienamente allineato alla Lega sull’Autonomia Differenziata («non è una riforma costituzionale ma ordinativa e obbligatoria dopo la legge prodotta da Governo di centrosinistra nel 2021»), tanto da rivendicare un adattamento “speciale” per ogni Regione, non solo quelle a Statuto Speciale: per il generale Vannacci la sfida politica della Lega in Italia e in Europa deve essere quella di sovvertire il “politicamente corretto” di Bruxelles, allontanando i rischi di quanto si profila possa avvenire tra un mese in Germania con le Elezioni Federali. Le parole choc dell’ex Commissario francese Breton – che ha ipotizzato che se dovesse vincere l’AfD si potrebbe intervenire bloccando l’esito del voto come in Romania – pesano ancora, con il generale Vannacci che sempre sul “Tempo” prende le difese del partito di destra tedesco: «la sinistra chiederà di sospendere la democrazia perché è il loro modo di fare». Secondo l’europarlamentare della Lega, AfD non è un partito “estremista” ed è appunto la sinistra invece ad insistere su tale tema, in quanto sempiterni «guardiani della morale […]. Se c’è una grande maggioranza di persone che li votano non è più un estremo»