VANNACCI SOSPESO DALLA CARICA DI VICEPRESIDENTE DEI PATRIOTI: L’ANNUNCIO DEI LEPENISTI IN CONFERENZA STAMPA

Roberto Vannacci allo stato attuale delle cose non è più il vicepresidente del gruppo Patrioti per l’Europa: o meglio, resta “sospeso dalle sue funzioni da vicepresidente”, o meglio ancora, è già un rebus. L’annuncio è stato dato dal capodelegazione di Rassemblement National nella conferenza stampa di questa mattina dopo la presentazione della nuova squadra della Commissione Europea targata ancora Von der Leyen: a parlare è stato Jean-Paul Garraud, intervenuto durante l’evento dedicato al processo contro Matteo Salvini. L’intero gruppo dei Patrioti si è stretto accanto al leader della Lega condannando l’assurdità politica di un processo “politico”, ma è a margine della conferenza stampa che una domanda specifica sul generale Vannacci – europarlamentare eletto tra le file del Carroccio e vicepresidente del gruppo formatosi dopo le Europee – ad aver di fatto creato un caso diplomatico interno alla destra europea.



«Allo stato non è più vicepresidente in quanto tale. Le sue funzioni sono sospese per ora»: così Garraud su Vannacci dopo che già prima dell’estate la posizione da vicepresidente dei Patrioti per l’Europa era stata messa in discussione da un europarlamentare del RN (Jean-Philippe Tanguy, ndr) in merito alle posizioni espresse dal generale dell’esercito italiano. Alla risposta su Vannacci sospeso, con i cronisti che pressano per conoscere più dettagli, il capodelegazione del partito di Marine Le Pen e Jordan Bardella, primi alleati di Salvini in Europa, replica di non voler parlare al posto degli alleati italiani, «noi siamo rispettosi delle nazioni, siamo i primi a dire che bisogna rispettare la loro sovranità e non mi permetterò certo di parlare dei miei colleghi».



COSA SUCCEDE NEI PATRIOTI PER L’EUROPA E DA DOVE NASCE IL “CASO VANNACCI”. LA REPLICA DEL GENERALE

Dopo l’exploit alle Europee con mezzo milione di voti presi in Italia tra le file della Lega, il generale Roberto Vannacci ha fatto il suo esordio in Parlamento Ue come osservato speciale per le tematiche e le posizioni espresse in questi mesi in cui si è fatto conoscere nel suo ingresso in politica. È però in particolare qualche passaggio sulle posizioni dei diritti LGBTQ+ ad attirarsi alcune antipatie nella stampa e, pare, anche all’interno del suo stesso gruppo parlamentare.

Sarebbe stato poi chiesto alla Lega di proporre un altro nome nella rosa dei vicepresidenti dei Patrioti, ma la polemica poi si spense quando lo stesso generale sottolineò di non aver mai avuto alcuna comunicazione in merito di una sospensione/cacciata dal gruppo: non solo, sul sito del Parlamento Ue rimaneva apposta la dicitura “vicepresidente del gruppo Patrioti per l’Europa”, di fatto chiudendo il caso. Questo fino ad oggi dato che sullo stesso portale online Ue il nome di Vannacci viene accompagnato “solo” dal termine “membro del Parlamento Europeo”. Per questo la domanda al capodelegazione RN e per questo il caso riaperto dopo l’annuncio della sospensione dello stesso militare: la sua assenza alla conferenza stampa sul processo Open Arms aveva messo la pulce all’orecchio dei giornalisti che per quello hanno poi chiesto lumi della situazione attuale del generale.



Interpellato poi direttamente dall’Adnkronos e da altri cronisti a Strasburgo, è il generale Vannacci a confermare di non aver ancora avuto alcuna comunicazione ufficiale di una potenziale sospensione: «Finché non c’è un documento ufficiale è inutile che continuiamo a farci domande di questo tipo». Il rebus resta, dato che al momento un motivo ufficiale non è stato dato circa la presunta sospensione, né sarebbe stata comunicata al diretto interessato o al partito della Lega: nelle prossime ore probabilmente qualche elemento in più potremmo averlo ma ad oggi lo “stato dell’arte” è questo, non chiarissimo ve lo concediamo…