Le Iene tornano ancora ad occuparsi del caso di Marco Vannini dopo l’ultimo, clamoroso, servizio della scorsa settimana in cui venivano presentate nuova intercettazioni con protagonisti la famiglia Ciontoli, in particolare il cugino che chiedeva a Martina – la fidanzata del bagnino di Ladispoli trovato morto nella vasca di casa Ciontoli – «sai tutto ma non parli!». Emergono però nuovi elementi secondo il nuovo servizio in lancio questa sera con ancora Giulio Golia e Francesca Di Stefano ad indagare sui retroscena del terribile caso di cronaca ancora parzialmente “irrisolto” pur dopo il primo grado di giudizio. «Dovete umilmente prostrarvi ai piedi dei genitori di Marco perché se questi si presentano e ricorrono come parte civile a tuo padre lo mettono col sedere sotto il marciapiedi», lo avrebbe detto al telefono Salvatore Ciontoli (papà di Antonio, ndr) al nipote Federico a neanche 48 ore dall’omicidio di Marco Vannini. Le intercettazioni choc raccolte dalle Iene fanno riferimento ai testi processuali e si concentrano nella chiamata del 19 maggio 2015, alle ore 17.58: il povero Marco è morto due giorni prima nella villetta di Ladispoli e con quella chiamata Salvatore consiglia ai suoi familiari i contatti e la strategia che dovranno avere con i Vannini di lì in poi.
DELITTO MARCO VANNINI: LE NUOVE INTERCETTAZIONI CHOC
«La mamma e il padre di Marco è il caso di contattarli», spiega il nonno davanti però alla risposta di Federico che replica «Loro hanno espresso la volontà comunque di non vederci»; così il papà di Antonio Ciontoli consiglia un secondo “piano” a Federico, «Insistere, insistere, insistere. Dovete strisciare ai loro piedi addirittura, cioè fare capire con sincerità che la cosa è avvenuta inavvertitamente che voi siete profondamente addolorati e colpiti». Al netto della completezza del contesto che spesso le intercettazioni non sono in grado di restituire, il consiglio del nonno Ciontoli subito dopo sottolinea al telefono «La prima cosa che deve fare tuo padre è togliersi tutte le proprietà. Tutto ciò che ha vicino a lui che in caso di risarcimento danni…». Una strategia “economica” due giorni il delitto di Marco Vannini: in attesa che l’iter processuale possa procedere, tanto queste parole assieme a quelle del cugino nella chiamata con Martina Ciontoli, concorrono per l’indignazione della famiglia Vannini oltre che potenzialmente potrebbero cambiare e non di poco gli sviluppi del processo nei prossimi mesi.
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