JUDIT VARGA (MINISTRA GIUSTIZIA UNGHERIA): “MANDIAMO LA SINISTRA ALL’OPPOSIZIONE”
Ministra della Giustizia in Ungheria e astro nascente della destra europea, nonché “pupilla” del leader di Fidesz Viktor Orban: è Judit Varga, giovane leader incaricata di seguire la difficile “partita” tra Budapest e l’Europa per le varie controversie sullo Stato di diritto. Varga è stata intervistata da “Libero Quotidiano” dopo che il Parlamento Europeo ha approvato un emendamento che «condanna fermamente la diffusione di retorica anti-Lgbtiq, anti-diritti e anti-gender da parte di alcuni influenti leader politici e governi nell’Ue, come nel caso di Ungheria, Polonia e Italia». Per la Ministra della Giustizia ungherese quel voto non stupisce affatto, in quanto «C’era stata una sollevazione da parte di questi Paesi nel 2021, prima che chiedessero il testo esatto della nostra legge, quindi prima che potessero leggerla o studiarla».
La Ministra del Governo Orban riflette poi sul posizionamento in Europa che attualmente vede il suo partito, Fidesz, ancora senza “casa” dopo l’uscita polemica dal PPE: «Anche se non apparteniamo ad una famiglia europea, siamo membri della grande comunità della destra continentale, che si va rafforzando e deve avere un unico obiettivo: convincersi che può sconfiggere la sinistra e ottenere la maggioranza nelle elezioni europee del prossimo anno». Il progetto che potrebbe andare dal PPE di Weber ai Conservatori di Meloni assieme al gruppo Salvini-LePen ispira fiducia a Judit Varga: «credo ci siano ottime possibilità di riuscirci. Progressisti, socialisti e liberal di sinistra non sono capaci di dare risposte ai veri bisogni dei cittadini europei. Al fianco del popolo, oggi, ci sono le destre e i conservatori, come dimostra anche il governo Meloni». Il piano di Orban e non solo è già dettato, rileva ancora la giovane Ministra della Giustizia «Se i nostri eletti e quelli degli altri partiti di destra, sommati, saranno maggioranza nel prossimo parlamento europeo, forse potrà iniziare una nuova era. Con una nuova commissione, in cui la burocrazia e le Ong non potranno più prevalere sul processo democratico. E a dettare la linea della Ue saranno i leader degli Stati membri, non un’amministrazione europea che persegue la propria agenda politica».
LEGGE LGBT, VARGA CON IL GOVERNO MELONI: “PUNTI DI CONVERGENZA”
In particolare viene rilevata una profonda sintonia tra il Governo di Ungheria e l’esecutivo Meloni, specie dopo le ultime bilaterali avute nei giorni scorsi con i Ministri Nordio e Fitto (Judit Varga è infatti anche Ministra per gli Affari Europei): «C’è convergenza su molti temi strategici, come le politiche dell’immigrazione e la protezione delle famiglie. Ci sono anche questioni di dettaglio sulle quali, di volta in volta, possiamo non concordare, ma questo è normale. È cruciale che Meloni rimanga forte come è adesso, in modo che si possa agire di concerto in sede di Consiglio europeo in difesa dei valori conservatori», sottolinea ancora la Ministra a “Libero”.
Sul fronte delle leggi anti-gender e sul tema complesso LGBTIQ, Varga lancia un nuovo guanto di sfida all’Europa: «La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea stabilisce che il modo in cui sono educati i figli deve essere deciso dai loro genitori, in base alle leggi degli Stati nazionali. E la legge ungherese a protezione dei minori stabilisce in modo chiaro che è un diritto dei genitori e delle famiglie decidere l’educazione dei figli, in linea con le loro convinzioni filosofiche e pedagogiche» .Varga esclude l’accusa di omofobia per il Governo di Budapest e anzi rilancia chiedendo fronte comune con i conservatori in Ue: «Abbiamo toccato un nervo scoperto. La lobby pro-gender è presente in molti Paesi e ad essa si deve questa reazione motivata da ragioni politiche e ideologiche. Mi spiace che tanti media abbiano scritto della nostra legge prima ancora di avere controllato i fatti».