Dopo la filippina, è arrivata la variante bretone. Come reso noto dalla stampa francese, è stata registrata una mutazione del Covid nella Côtes d’Armor e nel Finistère. Un cluster è stato rilevato a Lannion, 71 casi nell’ospedale del posto.  Le prime notizie sono comunque confortanti, spiega Le Telegramme: la variante non sembra né più trasmissibile né più letale.



Le 71 positività – 44 pazienti e 27 caregiver – sono state riscontrate alla fine del mese di febbraio: un cluster importante, ma non è questo a preoccupare. «Ciò che ha fatto scattare l’allarme è che i pazienti avessero fatto quattro tamponi negativi. Abbiamo quindi sospettato di una nuova variante, la cui specificità sembrava tradursi in una virtuale assenza del virus nell’area rinofaringea, tanto da renderla non rilevabile», ha spiegato una fonte ospedaliera.



VARIANTE BRETONE: GLI AGGIORNAMENTI DALLA FRANCIA

Ma non è finita qui. Un altro motivo di allarme è il fatto che diversi pazienti avevano già contratto il virus “classico” in precedenza. L’ARS, in collaborazione con l’unità nazionale di crisi, ha immediatamente messo in atto una serie di misure (isolamento dei casi positivi e dei loro contatti stretti) e ha avviato il sequenziamento dell’RNA del virus (il suo materiale genetico), per determinare se si trattasse effettivamente di una nuova variante. Risposta affermativa, ma «nessuna preoccupazione»: l’ARS ha confermato che «non ci sono prove di una maggiore trasmissibilità o letalità». Fortunatamente non è stata riscontrata una crescita di casi positivi nella zona sopra citata. Non ci troviamo di fronte ad una mutazione preoccupante, dunque, a differenza di quanto annotato con inglese, sudafricana e brasiliana.

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