La nuova variante del covid JN.1 starebbe bucando i vaccini, di conseguenza si prevede un picco di casi fra il prossimo Natale e il successivo Capodanno 2024. A spiegarlo è il noto virologo dell’università Statale di Milano, Fabrizio Pregliasco, camice bianco in prima fila nella lotta al coronavirus (e non solo), secondo cui: “E’ tornato il Covid, ricominciamo ad avere molti casi in ospedale, soprattutto persone che non hanno fatto i richiami o non si sono vaccinate. Anche perché la variante JN.1 è molto aggressiva, riesce a schivare i vaccini”, parole rilasciate al programma radiofonico “Un Giorno da Pecora” in onda sulle frequenze di Rai Radio 1. Quindi Pregliasco ha aggiunto: “Avremo il picco di Covid tra Natale e Capodanno. E dico a tutti: facciamo il tampone se pensiamo di avere una qualche sintomatologia”.
Il noto medico milanese ha fornito qualche raccomandazione: “Nei pranzi e nei cenoni che faremo durante le Feste sarebbe meglio non abbracciare il nonno, specie se come dicevo si ha una sintomatologia dubbia. Insomma, se ci sono persone fragili evitiamo di abbracciarci”.
VARIANTE COVID JN.1 BUCA I VACCINI, PREGLIASCO: “MASCHERINA SU AEREI E TRENI”
In merito invece alla mascherina, per l’esperto sarebbe bene averla con se quando prendiamo i mezzi pubblici, soprattutto quelli molto affollati: “Sì, sui voli aerei e sui treni sarebbe meglio indossarla”. Stando a quanto precisa il sito dell’Adnkronos, che ha riportato le parole del dottor Pregliasco, la variante JN.1 è al momento attenzionata dagli addetti ai lavori in quanto facente parte della famiglia della variante Pirola che produce da tempo sintomi come la febbre a 38 gradi anche per qualche giorno, associata a mal di testa costante, raffreddore e spesso e volentieri mal di gola.
Secondo gli esperti sarebbe utile quindi vaccinarsi contro il covid con il richiamo annuale, visto che gli ultimi vaccini sono aggiornati contro la variante Kraken XBB.1.5. Pregliasco però, come spiegato in apertura, ha sottolineato come la variante sia molto aggressiva e possa quindi bucare le barriere dei farmaci.