L’Australia ripiomba nell’incubo lockdown: colpa della variante Delta, che ha causato una rapida risalita dei contagi e costretto la nazione oceanica a istituire nuovamente la zona rossa in numerose aree del Paese, con particolare riferimento a quattro città. Di quali si tratta? Sydney, Darwin, Brisbane e Perth, che vedono aumentare la morsa delle restrizioni dopo mesi di allentamento. Purtroppo, nella settimana appena andata in archivio, si è registrata una media di 25 casi al giorno in tutto lo Stato (popolato da 25 milioni di abitanti): il numero non è di certo elevato, ma le autorità australiane hanno deciso di non indugiare e di imporre sin dall’inizio regole severe, in modo da evitare una nuova ondata di Coronavirus.

Da quando la pandemia di Coronavirus ha raggiunto il Paese, si sono registrati all’incirca 30mila casi e ben 910 decessi di pazienti Covid. Proprio adesso che sembrava che la paura e il timore legati al virus fossero, perlomeno temporaneamente, alle spalle, hanno fatto invece ritorno i lockdown, con Sydney, capitale del Nuovo Galles del Sud, che ha imposto il regime di chiusura sino almeno al prossimo 9 luglio, estendendolo anche alle regioni di Central Coast, Blue Mountains e Wollongong. Le regole? Le solite, che conosciamo a memoria: vietato uscire di casa se non per fare la spesa, recarsi a scuola o al lavoro, praticare attività fisica o farsi visitare da un medico.

AUSTRALIA IN LOCKDOWN: VARIANTE DELTA ANCHE IN OCEANIA

È invece scattato domenica il lockdown in un’altra città dell’Australia, Darwin, che ha imposto uno stop di 48 ore alla città dopo avere rilevato quattro casi di positività riconducibili alla variante Delta. Esempio analogo per Brisbane, nel Queensland, che proprio nella serata di oggi varerà una chiusura totale di 72 ore.

Infine, da quest’oggi va in lockdown anche Perth per 96 ore, nella porzione occidentale della Terra dei canguri. I casi riscontrati all’interno del contesto urbano sono stati almeno tre, ma le autorità sanitarie della nazione hanno deciso di non correre ulteriori rischi e scongiurare la formazione di nuovi focolai.