È arrivata anche all’estero la bufala sulla variante Delta e i vaccini anti Covid che vede suo malgrado coinvolto il professor Guido Rasi. All’ex direttore dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema) sono attribuite, infatti, delle dichiarazioni che non ha mai rilasciato. Tutto è cominciato con la diffusione di uno screen del Televideo, che è stato modificato ad arte. «La variante Delta colpisce soprattutto le famiglie vaccinate», il titolo. Una frase che viene quindi attribuita al consulente del commissario per l’emergenza Covid, «durante la presentazione del suo libro “Generazione V”». Quindi, si aggiunge che «la variante Delta colpisce soprattutto le famiglie vaccinate e gli under 30 vaccinati durante l’Open Day». A questo punto viene riportata una dichiarazione che Rasi, a scanso di equivoci, non ha mai rilasciato.



«Necessario un nuovo vaccino, il virus è mutato». Ma si tratta di una fake news, l’ennesima sui vaccini Covid e più in generale sul coronavirus, in questo caso sulla variante Delta. Il problema è che ha cominciato a prender piede anche sui social nelle ultime ore.

FAKE NEWS SU GUIDO RASI E VARIANTE DELTA

Lo screen (falso) del Televideo con le parole di Guido Rasi è finito, ad esempio, su Twitter, dove le false dichiarazioni sono state rilanciate. Considerando la posizione espressa sul tema dal professore, peraltro sempre lineare e coerente, è apparso subito strano che possa aver rilasciato dichiarazioni di questo tipo. E infatti non è mai successo. Ma gli autori di bufale sono abili nell’inserire dettagli veritieri per provare a rendere credibile la fake news. In questo caso, ad esempio, è stata precisata la circostanza della presentazione del libro, il cui nome è stato riportato correttamente. Peccato che il concetti attribuiti siano palesemente falsi. La conferma ci è arrivata anche dall’ufficio stampa della casa editrice, nonché da quello dello stesso professor Rasi. Proprio nei giorni scorsi in un’intervista a Quotidiano Sanità aveva dichiarato di non aspettarsi nuovi vaccini: «Al momento non c’è una variante che ponga il problema della necessità di un sostanziale cambiamento, e sappiamo che tutti i vaccini al momento disponibili sono efficaci contro tutte le varianti note».



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