La variante Delta ha scatenato l’allarme in Regno Unito, ma arrivano buone notizie dalla ricerca. Se l’Oms ha chiesto massima attenzione contro questa nuova mutazione del Covid-19, l’Università di Edimburgo ha pubblicato uno studio su Lancet che conferma che l’efficacia dei vaccini nel ridurre il rischio di infezioni.



Lo studio sulla variante Delta è stato condotto con due dosi di vaccino, sia di Pfizer/BioNTech che di Astrazeneca. L’analisi ha messo in risalto che i farmaci forniscono una forte protezione anche contro questa nuova variante, seppur minore rispetto alla mutazione inglese. Ricordiamo che il rischio di ricovero in ospedale con la variante Delta è considerato quasi doppio rispetto all’Alfa.



Variante Delta, due dosi vaccino riducono rischio infezione

Secondo la ricerca pubblicata su Lancet, il vaccino Pfizer fornisce una protezione del 79% contro la variante Delta, cifra inferiore rispetto al 92% di protezione contro la variante Alfa. Lieve ribasso anche per il vaccino Astrazeneca: 60% di protezione contro la nuova mutazione rispetto al 73% della variante inglese. Nelle scorse ore è arrivato anche un comunicato di Pfizer con l’ad Albert Bourla: «Ritengo che il nostro prodotto possa dare la necessaria protezione contro la variante e che non ci sia bisogno di un vaccino speciale». Nel frattempo la Gran Bretagna ha deciso di correre ai ripari: dopo giorni di bollettini poco incoraggianti, il governo ha rinviato l’apertura totale del Paese al 19 luglio 2021.

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