La variante indiana, ribattezzata Delta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, continua a mutare e ad essere monitorata attentamente all’interno della comunità scientifica. Proprio in India, il Paese dove il ceppo B.1.617.2 è stato osservato per la prima volta, gli scienziati hanno reso noto di aver identificato una nuova mutazione ribattezzata “Delta Plus” o “AY.1“. La “variante della variante”, come si potrebbe definire utilizzando un gioco di parole, avrebbe mostrato nei primissimi studi volti ad indagarne la pericolosità una spiccata resistenza al trattamento terapeutico con il cocktail di anticorpi monoclonali recentemente autorizzato dalle autorità sanitarie di New Delhi. In ogni caso, come riportato da Rai News, gli esperti hanno sottolineato che, almeno al momento, non c’è motivo di preoccupazione.
INDIA, SCOPERTA VARIANTE DELTA PLUS
La relativa tranquillità degli esperti rispetto alla variante Delta Plus è data dal fatto che l’incidenza nel Paese di questo ceppo ulteriormente mutato sarebbe ancora bassa rispetto a quello originario da cui è scaturito. In ogni caso i precedenti non lasciano particolarmente sereni: le autorità sanitarie indiane hanno spesso sottovalutato l’impatto della malattia, prova ne è lo scoppio della seconda ondata da cui il Paese dell’Elefante sta tentando molto faticosamente di venire fuori. L’ultimo bollettino sanitario pubblicato sul sito del ministero della Salute indiano parla di 60.471 nuovi contagi e altri 2726 morti causati dal Covid-19 nelle ultime 24 ore. Il tunnel per uscire dall’incubo epidemico è ancora lungo per l’India e l’emergere di questa nuova “variante della variante” di certo non aiuta.