Andrea Crisanti torna a parlare di lockdown e propone uno in “stile” Vo’ Euganeo. Lo fa peraltro nel giorno in cui nel paesino in provincia di Padova si è tenuta una cerimonia per ricordare le vittime del Covid. Con Codogno è stato uno dei primi centri a sperimentare la violenza del coronavirus e il lockdown. «Contro le varianti serve un lockdown stile Vo’», ha dichiarato durante la cerimonia in cui è intervenuto in collegamento. Dunque, per il microbiologo bisogna guardare lontano e infatti cita l’Australia, come riportato da Open: «Per cinque giorni è stato messo in lockdown stretto uno stato di 2,5 milioni di persone e sono stati fatti 50-60 mila tamponi. Questa è la ricetta che altri Paesi hanno attuato, la lezione è stata appresa e ora stanno senza mascherina».



In Italia, invece, la situazione è diversa: «Da noi è difficile trasportare questa esperienza, probabilmente è dovuto a fattori tra cui pressioni particolari, da tutte le parti. A un anno ci farebbe piacere celebrare, invece di constatare che forse siamo alla vigilia di una terza ondata». Crisanti ha poi annunciato che la comunità scientifica sta lanciando un piano di sorveglianza nazionale sulle varianti per fornire una fotografia aggiornata della situazione. (agg. di Silvana Palazzo)



VARIANTE INGLESE DIFFUSA IN ITALIA

La variante inglese è un argomento che preoccupa (non poco) gli esperti della salute italiani e, più in generale, l’intero mondo scientifico e politico, dal momento che rappresenta un’autentica spada di Damocle che oscilla con straordinaria pericolosità sulla testa di un Paese, l’Italia appunto, già pesantemente flagellato dai danni economici e sanitari mietuti dalla pandemia di Coronavirus, contro la quale l’orbe terracqueo ha ingaggiato una lotta, inizialmente impari, già dodici mesi fa, e che adesso si arricchisce di un nuovo, infausto capitolo, quello connesso alle mutazioni del virus.



Non sono pochi, sul territorio nazionale, i casi di variante Covid britannica rinvenuti, anzi: con il passare dei giorni e delle settimane stanno numericamente crescendo a vista d’occhio, tanto che si prevede che, a stretto giro di posta, arriveranno addirittura a superare nel totale i casi “tradizionali” di Covid-19. Ecco perché le Regioni hanno richiesto al Governo di varare nuove misure omogenee sul suolo nazionale e perché in alcune aree comunali e provinciali dello Stivale, dalla Toscana al Piemonte, si sia optato per l’entrata in vigore di zone rosse mirate.

VARIANTE INGLESE, CRISANTI: “HA VANIFICATO TUTTO”

Le mutazioni, con particolare riferimento alla variante inglese, pertanto, stanno mettendo sotto scacco il pianeta e la situazione in Italia non è delle più rosee. A commentare lo scenario attuale è stato il virologo Andrea Crisanti, intervenuto nelle scorse ore ai microfoni di “Sky Tg24”, all’interno dello speciale “Un anno di Covid”, condotto dalla giornalista Tonia Cartolano. “La variante inglese, che si è adesso stabilizzata in Italia e in pochi mesi è passata da reperti occasionali al 30-35% dei casi (e nelle prossime settimane probabilmente arriverà al 60-70%), ha di fatto polverizzato i progressi fatti con la vaccinazione fino ad adesso, perché si passa dalla necessità di vaccinare il 70% della popolazione al 75-80%”. Più dettagliatamente, secondo quanto affermato in televisione dal virologo Crisanti, i progressi fatti con l’immunizzazione di 2,5 milioni di persone si sono praticamente azzerati dall’arrivo della variante inglese” e occorrerà rinvigorire e velocizzare la campagna vaccinale per tenere testa a un nemico invisibile che da troppo tempo ormai condiziona la nostra quotidianità.