La variante Omicron è arrivata in Italia da ormai alcune settimane, ma dov’è nel dettaglio? In molti se lo stanno domandando e I-Co-Gen, la rete di oltre 70 laboratori regionali coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità ha chiarito i dubbi della popolazione, diffondendo la suddivisione dei casi. Le regioni più colpite, in tal senso, come riporta il Corriere della Sera, sono Lombardia Catania, rispettivamente con 33 e 20 positività da ricondurre a tale mutazione. Essa, ad ogni modo, è presente anche in quasi tutte le altre regioni, seppure con numeri inferiori: Lazio, Puglia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna, Abruzzo, Calabria, Liguria, Sardegna, Sicilia, Toscana. Un contagio è stato registrato anche nella provincia autonoma di Bolzano.

Uno dei sospetti degli esperti è che la variante Omicron possa essere più contagiosa della variante Delta. In sole ventiquattro ore i casi sono passati da 55 a 84, ma potrebbero essercene anche di più.A livello globale, secondo l’Oms, il numero di positivi tende a raddoppiare tra 1,5 e 3 giorni. Il rischio è che la mutazione diventi dominante in Italia, come sta accadendo nel Regno Unito. Il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro ha dunque lanciato un monito: “La presenza della variante Omicron era largamente attesa ed è probabile un aumento nei prossimi giorni. Restano fondamentali le raccomandazioni di iniziare o completare il ciclo vaccinale anche con la terza dose, usare la mascherina e seguire le altre misure”.

Variante Omicron in Italia dov’è? Previsto un nuovo monitoraggio

Domani, lunedì 20 dicembre, presso l’Istituto Superiore di Sanità, come annunciato dal ministro della Salute Roberto Speranza, è previsto un nuovo monitoraggio per capire dov’è la variante Omicron in Italia e quanti casi ci sono realmente. La verifica, in base a quanto riportato dal Corriere della Sera, sarà necessaria a comprendere la distribuzione delle diverse mutazioni nel Paese. “È fondamentale capire quanto sta crescendo la Omicron”, ha detto. “Sarà un momento per fare il punto sulla situazione e decidere se ci sarà bisogno di ulteriori provvedimenti”, ha aggiunto il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa. Non sono da escludere dunque nuove misure di restrizione in vista dell’arrivo del Natale.