La variante Omicron ha una mortalità più contenuta rispetto alle altre. A dimostrarlo sono i numeri relativi alle ondate pandemiche che si sono succedute da inizio 2020. I dati pubblicati dal Ministero della Salute dimostrano bene quanto la quarta ondata abbia avuto impatto più contenuto in termini di vittime, malgrado i casi più numerosi. I numeri sono relativi a due mensilità: dal 1 dicembre 2021 al 1 febbraio 2022. La mortalità nella quarta ondata, dominata dalla variante Omicron, si è fermata al 13%. La prima ondata che ha colto l’Italia, quella di inizio pandemia, mostrava una mortalità del 32%. La seconda ondata aveva una mortalità del 29% mentre la terza del 18%. Si nota dunque come mano a mano che si vada avanti, diminuisca la mortalità. Questo è quanto emerge nel report settimanale del Sistema di sorveglianza SiSMG.



In concomitanza con la quarta ondata, quella di Omicron, si nota comunque un aumento della mortalità in termini generali, seppur molto più ridotto rispetto alle precedenti ondate. I dati relativi alla mortalità mostrano comunque numeri sopra la media in alcune città italiane, ovvero: Torino, Trieste, Genova, Rimini, Prato, Firenze, Livorno, Napoli, Bari, Palermo, Catania. Sassari. Complessivamente, l’eccesso è stato del 5% al nord e del 10% al centro sud.



Omicron non sarà l’ultima variante

Nonostante la mortalità sia più bassa rispetto alle precedenti ondate, Omicron non va comunque sottovalutata. Come hanno avvisato gli esperti, bisogna continuare a tenere alta l’asticella dell’attenzione. Mascherine a portata di mano, dunque, da indossare in caso di assembramenti o spazi chiusi, ma anche vaccinazioni, che possono aiutare a combattere la diffusione dell’infezione ma soprattutto i casi più gravi. Un altro accorgimento, rivolto per lo più a chi ha capacità decisionale, riguarda la necessità di non sottovalutare l’abbassamento dei casi: un tana libera tutti, come accaduto già in passato, non è la soluzione ideale. Omicron, comunque, potrebbe non essere l’ultima variante.



Andrea Ammon, direttrice del Centro europeo per le malattie Ecdc, ha avvisato tutti: il Covid non è finito, nonostante il calo dei contagi al quale stiamo assistendo in queste settimane, dopo un picco di casi altissimo nei vari Paesi. “La pandemia non è finita, è probabile che questo Covid-19 rimanga con noi. Non è detto che Omicron sia l’ultima variante che vediamo. Se ci sarà un cambiamento di approccio nelle misure, saranno i Paesi a deciderlo”.