A spaventare più della variante inglese è quella sudafricana, questo perché si sta distinguendo per la maggiore resistenza agli anticorpi rispetto al coronavirus “originale”. A lanciare l’allarme è CBS News, che ha avuto accesso ad un laboratorio del Sud Africa che studia proprio uno dei nuovi ceppi. Gli scienziati del laboratorio ad alto rischio biologico di Durban sono sulle tracce proprio del ceppo mutante che si sta trasmettendo ad una velocità vertiginosa in tutto il Paese. Il coronavirus è mutato proprio per attaccarsi più facilmente alle cellule umane, ciò non vuol dire che la malattia Covid sia più mortale, anche perché non ci sono evidenze di questo tipo al momento. Vuol dire che con la mutazione Sars-CoV-2 riesce a diffondersi in maniera più facile e rapida.



Si tratta, dunque, dell’ennesimo allarme sulle mutazioni, ma questo rende ancor più urgente, secondo quanto riportato da CBS News, la necessità di correre nella campagna vaccinale. Questa variante, infatti, sembra mostrare una certa resistenza agli anticorpi che i vaccini inducono nel corpo umano proprio per respingere il coronavirus.



“VARIANTE SUDAFRICANA RESISTENTE AGLI ANTICORPI”

Lo scienziato genetico Tulio de Oliveira a CBS News ha spiegato che con questa variante si rischia di affrontare una nuova pandemia. Il problema non è solo la sua rapida diffusione, più veloce, ma «potenzialmente ha anche una minore neutralizzazione». Lo scienziato ha scoperto la nuova variante sudafricana dopo aver registrato un aumento esponenziale di infezioni già a novembre. Con i colleghi del laboratorio altamente protetto ha sviluppato una coltura dal vivo del ceppo per accelerare la ricerca. Di parere simile è Alex Sigal, ricercatore senior presso l’Africa Health Research Institute e il Max Planck Institute for Infection Biology in Germania, ha spiegato a CBS che la nuova variante sudafricana potrebbe essere in grado di «ridurre significativamente l’efficacia degli anticorpi».



Quindi le difese “naturali” di una persona al ceppo originale del coronavirus potrebbero rivelarsi inutili contro questa variante che si sta diffondendo anche in Europa. Il Regno Unito ha identificato, infatti, 77 casi di variante sudafricana. Matt Hancock, ministro della Salute britannico, ha spiegato che questi casi «sono collegati ai viaggiatori che arrivano nel Regno Unito, piuttosto che alla trasmissione della comunità».