Covid: occhi puntati sulle varianti Gryphon, Cerberus e Centaurus
Il covid con le sue numerosissime varianti non è ancora stato assolutamente sconfitto, anche se ormai la lotta contro questo virus che ha tenuto in scacco la popolazione mondiale per due anni ha segnato un’importante vittoria. Mentre la popolazione mondiale, però, si vaccina e si cura, sviluppando anticorpi e immunità diffuse, il virus fa quello che sa fare meglio, si sviluppa per eludere le immunità. Non è una novità questo comportamento dei virus ed è la ragione per cui esistono ancora virus senza vaccini, come l’influenza o l’HIV.
E tra le tante nuove varianti di covid che stanno emergendo nell’ultimo periodo, gli esperti mondiali sembrano preoccupati soprattutto da tre, tra cui due già note: Gryphon, Cerberus e Centaurus. La prima è la più recente, ma è stata già definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come “la più immunoevasiva mai vista”, secondo quanto riporta Repubblica. In altre parole, insomma, rispetto alla precedenti varianti di covid individuate ed osservate, questa è attualmente quella maggiormente in grado di eludere l’immunità acquisita con la vaccinazione o con le precedenti infezioni.
Quali sono i sintomi delle nuove varianti del covid
Una cosa che sicuramente è ormai piuttosto nota nell’ambito nelle varianti del covid è che la sintomatologia connessa non cambia in modo radicale. Che sia Omicron, Gryphon, Cerberus, Centaurus, o anche la dimenticata Delta, i sintomi rimangono approssimativamente identici a quelli di una comune influenza, almeno per quanto riguarda la percezione del malato. È un lignaggio di Omicron, da cui derivano Gryphon e Cerberus, che tuttavia risultano essere più infettive ed elusive delle precedenti varianti di covid.
Gryphon, in particolare, avrebbe capacità elusive strabilianti, che l’hanno portata nell’ultimo mese ad un’incidenza del 6,1% (dal 4,2%). Tra i sintomi comuni alle varianti di covid ricordiamo, in particolare affaticamento, starnuti, vertigini naso che cola, mal di gola, mal di testa e tosse secca. Tuttavia, una differenza importante e che potrebbe rendere più complesso capire se ci sia un contagio in atto, è che le nuove varianti di covid, specialmente Gryphon e Cerberus, non causano ageusia e anosmia (la perdita di gusto ed olfatto). Dunque, un buon indicatore sono i sintomi influenzali particolarmente violenti ed intensi, mentre per qualsiasi dubbio si possa avere la scelta migliore è sempre sottoporsi ad un tampone.