«Bisogna che la Bce emetta eurobond trentennali. Solo così l’Italia si salva»: in una lunga intervista a La Stampa, l’ex Ministro dell’Economia della Grecia Yanis Varoufakis – oggi leader del movimento progressista paneuropeo DiEM25 – avverte l’Italia dopo l’avvio del Recovery Fund che già l’ex n.1 di Tsipras aveva bollato solo qualche giorno fa come una sciagura per l’Europa «si sta sgretolando». Dopo la presentazione del piano Von der Leyen, spiega Varoufakis, l’Italia non solo dovrebbe temere gli effetti ma dovrà stare attenta a come si evolveranno le trattative a Bruxelles: «già tra un anno l’Europa», sottolinea l’ex Ministro, «sarà pronta a chiedere politiche di austerity, come ha fatto con noi in Grecia». Il richiamo alla crisi “della Troika” spaventa non da oggi Roma e gli altri Paesi del Sud che sono stati colpiti pesantemente a livello economico dall’emergenza coronavirus. Ebbene, per l’euroscettico Varoufakis l’occasione della Commissione Ue di “impiantare” politiche di austerità sull’Italia è fortissima: «Qualcuno dirà che l’Europa finalmente si sta muovendo veloce. Ma la direzione è sbagliata».



VEROUFAKIS: “ECCO I RISCHI PER L’ITALIA”

Per l’ex Ministro delle Finanze di Atene, «davanti a un incrocio, dove c’era da una parte l’integrazione finanziaria e politica, dall’altro lo sgretolamento dell’Ue, abbiamo preso la direzione sbagliata»: sui 170 miliardi che saranno stanziati per l’Italia con il Recovery Fund, secondo Veroufakis, «sarebbe sbagliato festeggiare solo per la quantità di risorse stanziate. Serve qualità». Il motivo è presto che spiegato: quella cifra inciderà sull’1% del Pil italiano per i prossimi 3 anni: «un valore insignificante. Tanti miliardi, poi, essendo vincolati a investimenti in settori come le nuove tecnologie, saranno dirottati più su Francia e Germania che sull’Italia. Infine i prestiti dovranno essere ripagati e, con un debito pubblico che salirà al 200% del Pil, sarà difficile farlo».



Ciò che serviranno sono solo gli Eurobond trentennali emessi dalla Bce sotto la tutela del Ministero del Tesoro comune: senza questo, spiega Varoufakis alla Stampa, l’Italia non ce la farà «del resto, i titoli spazzatura di cui ha parlato la Bce per aiutare i Paesi in crisi, fino a quando potrà continuare a farlo?». La seconda “possibilità” dopo gli Eurobond sarebbe un piano di investimenti veicolati dalla Bei, un Green Deal verde di 500 miliardi l’anno, «una terza idea è l’helicopter money, soldi a pioggia ai cittadini come ha fatto Trump». In conclusione per Varoufakis, «solo così affronteremo i costi della crisi economica senza scivolare nell’austerità».

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