Vasco Rossi, in tour tra Rimini e Bologna dopo il devasto dell’alluvione: “Ferita una terra straordinaria…”
Vasco Rossi è pronto a tornare in pista e lo farà tra le terre dell’Emilia Romagna a lui sempre care e di recente colpite da una terribile alluvione che ha generato dolore e disperazione. L’intento dell’icona del rock italiano sarà quello di regalare qualche sorriso alla popolazione colpita dal dramma e per La Nazione ha rilasciato un’ampia intervista sull’imminente tour e il suo amore per la terra romagnola. “Arrivo a Rimini, in quella terra straordinaria e generosa che è l’Emilia Romagna, ultimamente ferita da un’alluvione spaventosa”. Inizia così Vasco Rossi la sua intervista, dedicando un sentito pensiero alle popolazioni colpite dall’alluvione. “Ho fiducia nei miei conterranei, siamo gente che non molla mai… Noi musicisti possiamo cercare di portare un po’ di gioia ed è quello che faremo tra qualche giorno allo stadio di Rimini”.
Vasco Rossi, vista del suo prossimo concerto in romagna, dedica poi un pensiero anche ai suoi fan in generale argomentando su quello che sarà il prossimo spettacolo allo stadio di Rimini. “Più che fan li chiamerei il mio popolo, per una questione di affinità elettiva. Loro mi conoscono, si fidano di me e lo sanno già che vedranno lo spettacolo rock più potente ed emozionante del mondo”. Il cantautore si lascia andare – nell’intervista a La Nazione – al racconto del suo amore per la città. “Il mio rapporto con Rimini e Riccione? Ho visto la prima volta il mare Adriatico sui ⅞ anni con mia zia. Ancora oggi ricordo l’emozione potente che provai nel vedere tanta acqua. Sembra banale, ma io non l’avevo mai visto prima”. Vasco Rossi poi ha aggiunto: “A Rimini sono sempre stato bene, mi sento come a casa. Sarà il modo di vivere, l’atteggiamento umano e positivo…“.
Vasco Rossi, dall’amore per Bologna alla dedica per Lucio Dalla
Dopo l’attesissimo concerto a Rimini, Vasco Rossi si sposterà poi a Bologna e anche per questa città ha voluto esprimere grandi parole d’amore. “Bologna è la mia città, ci sono venuto a 15 anni quando sono scappato dal collegio a Modena; per me era come New York”. Il cantautore – intervista da La Nazione – aggiunge: “A Bologna mi sono quasi laureato… A 23 anni, dato che non riuscivo a cambiare il sistema, mi sono inventato un sistema mio”. Proprio nel merito di questo discorso, Vasco Rossi ha spiegato: “Che sistema ho ideato? Il quarto potere del rock, la storia di Vasco Rossi. Sono partito dalla radio e mi sono poi dedicato totalmente alla musica, a Bologna ho il mio quartier generale.
Nel corso dell’intervista rilasciata per La Nazione, Vasco Rossi dedica qualche parola anche a Lucio Dalla in vista di quello che sarebbe stato il suo 80esimo compleanno. “Quando manca alla musica italiana? Guardi, la sua voce e la sua musica. Dalla mi ha letteralmente folgorato quando lo vidi a Sanremo con 4 marzo ’43… Un gigante che ha segnato profondamente la storia della musica italiana“.
Vasco Rossi, la nuova realtà dei social: “E’ uno dei miei passatempi preferiti…”
Verso il concludersi dell’intervista rilasciata per La Nazione, Vasco Rossi sposta l’attenzione su uno dei suoi successi più “discussi”, Bollicine: “Pensi un po’ che oggi la Coca Cola vuole essere nelle canzoni, allora per poco non mi facevano causa, come cambiano i tempi!” Sarcastico e mai banale il cantautore, che dedica un pensiero anche ai benpensanti di oggi: “Sono sempre loro, quelli che predicano bene e poi razzolano male, e la fanno sempre franca. Sono gli ipocriti che non vogliono cambiare lo status quo dei loro privilegi e non si accorgono che intorno a loro il mondo cambia in fretta”.
I temi si fanno più leggeri quando Vasco Rossi, sempre a La Nazione, racconta il suo personale rapporto con il mondo dei social. “I social sono uno dei miei passatempi preferiti, non potendo avere una vita sociale ne faccio una ‘social’… Ho finalmente trovato il mio mezzo di comunicazione ideale con il mondo, diretto e senza filtri“. In conclusione, sull’utilizzo del cellulare spiega: “Se a volte mi sento ostaggio? Ce l’ho sempre con me, insopportabile. Strumento ormai indispensabile più per documentare con foto e video che per telefonare”.