Vasco Rossi torna a parlare di coronavirus sui social. Lo fa parlando dei palchi che cominciano a spuntare, «non come funghi, ma qualche buon segno c’è». Lui non vede l’ora di tornare a far scatenare i fan con i suoi concerti, ma d’altra parte è consapevole che la situazione è complicata a causa della pandemia di coronavirus. Curioso però è il fatto che non critichi un’iniziativa rischiosa come quella della Cina: «A Wuhan dopo tre mesi in cui non si registravano nuovi casi di Covid-19, hanno autorizzato un mega party che non ha richiesto distanza fisica né mascherine». Vasco Rossi si limita a dire che «in Europa bisogna ancora andarci cauti». E cita la soluzione trovata a Newcastle, nel Regno Unito, cioè «quella di creare delle aree riservate per il pubblico». Per quanto riguarda invece l’Italia, Vasco Rossi aggiunge: «Per fortuna iniziano a ripartire i piccoli eventi. Per quelli stratosferici ci toccherà rimanere vivi, sani, e lucidi, fino al 2021». Peccato però che quanto accaduto a Wuhan abbia fatto indignare il mondo intero, visto che nessuno ha indossato mascherine né ha rispettato il distanziamento. Lì dove tutto è partito e in un momento in cui la battaglia non può essere dichiarata ancora vinta.



VASCO ROSSI E LA CONFESSIONE SOCIAL…

Ieri invece Vasco Rossi ha confessato ai fan sui social una paura recondita, quella di dover ricominciare da zero dopo essere andato a dormire. «Ho scoperto una soddisfazione incredibile: andare a letto con la consapevolezza che sarei riuscito a gestire il risveglio, be’, era una figata unica», ha scritto il Komandante nel post pubblicato su Instagram. Il rocker non andava a dormire volentieri, e non solo perché amava la notte e quindi andare a letto gli sembrasse solo una perdita di tempo. C’è un altro motivo che lui definisce «più antipatico» e riguarda la «paura che al risveglio non sarei più stato quello che ero prima di andare a letto». Quindi, Vasco Rossi ha poi aggiunto: «Quelle poche relative sicurezze e certezze che avevo raggiunto durante la giornata…». Il musicista emiliano ha quindi concluso: «Ero convinto che il sonno avrebbe azzerato tutto e io avrei dovuto ricominciare tutto da capo».