Vasco Rossi apre il suo cuore ai fans raccontando alcuni dei momenti più difficili della sua vita. Nonostante il grande successo ottenuto nel corso degli anni, il rocker di Zocca ha sempre sentito il peso dei pregiudizi. In molti, infatti, almeno inizialmente, hanno davvero capito la musica di Vasco come ha raccontato lui stesso durante un incontro in sala Buzzati, riportato dal Corriere della Sera, svelando di essere stato aiutato, all’inizio della carriera, da Francesco De Gregori e Fabrizio De André. “Non tutti coglievano che le mie canzoni sono sempre state provocatorie e ironiche: scrivevo ‘vado al massimo’ nel periodo più brutto della mia vita – racconta Vasco che poi parla del grande legame artistico con De Andrè – “era il mio mito assoluto e invece mi ha sempre trattato come uno alla pari”. Considerato da tanti come un rocker “maledetto”, Vasco, per i fans, è semplicemente il portatore di amore ed emozioni. I suoi concerti uniscono sempre tantissime generazioni e sono tanti coloro che, nell’ascoltare le sue parole, non riescono a trattenere le lacrime (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
VASCO ROSSI: “SONO UN TOSSICO INDIPENDENTE”
Nelle passate ore Vasco Rossi è stato il protagonista assoluto nell’ambito di un incontro organizzato da ViviMilano in sala Buzzati, al Corriere, raccontandosi per un’ora ai suoi fan, intervistato da Andrea Laffranchi. “Sono unico, è vero. Nel bene, ma anche nel male però”, ha esordito. Il Blasco continua a collezionare un record dietro l’altro, l’ultimo quello di aver messo a segno sei concerti a San Siro, impresa che nessuno era mai riuscito a compiere. “l sindaco è venuto, pensavo mi portasse le chiavi… si vede che ancora non si fidano. Fanno bene”, ha commentato con ironia, in attesa della prossima sfida. Intanto, il prossimo 18 giugno sarà possibile vederlo anche in tv, in prima serata su Canale 5 con “Siamo Solo Noi”, il docuconcerto a lui dedicato. Ma di record in passato, Vasco Rossi ne ha collezionati molti. Come dimenticare quello mondiale di biglietti venduti in occasione del Modena Park? “Un evento irrepetibile, infatti non cercherò più di ripeterlo. C’erano tensioni riguardo la sicurezza, ma il mio popolo ha dimostrato una maturità incredibile e l’amore ha vinto sulla paura. Mentre sorvolavo l’area del concerto in elicottero, poche ore prima, mi mancava il fiato per tutta quella gente”, ha commentato il diretto interessato.
VASCO ROSSI, I PREGIUDIZI SU DI LUI
Nel suo ultimo tour, l’intento di Vasco Rossi è quello di dare un calcio alla disperazione: “La disperazione la sento proprio nell’aria, viviamo in un periodo teso in cui le paure sono risvegliate da politici senza scrupoli. Non sopporto questa strumentalizzazione, con gli anni sempre meno. Chi mi fa più schifo è chi specula su questo per fare degli affari politici. Stanno creando una guerra tra poveri, ma non si può pensare che noi siamo nati in paradiso e se loro sono nati all’inferno la cosa non ci riguarda”, commenta. Il rocker ha raccontato di aver vissuto sulla sua pelle la sensazione di venire escluso, soffrendone molto. La mente torna agli anni in cui prevalevano su di lui i pregiudizi: “mi dicevano che ero un drogato. Non lo sono mai stato. Mi definisco un tossico indipendente. Le sostanze le ho provate tutte, perché volevo farlo. Tranne l’eroina. E chi dice che sono tutte uguali è un criminale. La marijuana ha anche effetti terapeutici… infatti ne faccio un uso medico”. E poi le accuse secondo le quali avrebbe influenzato i giovani, “Io, caso mai, ero espressione dei giovani”, commenta. La prossima canzone, annuncia, sarà la sua ultima confessione: “Se mi assolvo? Non so. Se esistesse la pillola contro i sensi di colpa la prenderei subito, ma alla fine rifarei tutto: stessi errori, stesse passioni, stesse delusioni”. E alla domanda di una fan su che padre sarebbe stato se avesse avuto una figlia femmina, il Blasco ha replicato: “Avrei avuto finalmente una donna che mi ama”, chiosa.