Vasco Rossi intervistato dal Corriere della Sera dice di essere sopravvissuto a tutto. Era il 2011 quando cantava “Io sono ancora qua” (Adesso diventata il “cavallo di battaglia” della Domenica In di Mara Venier, giusto per dire). e, dopo quasi un decennio il rocker è ancora in pista. “Cosa resterà della musica di questi dieci anni? L’ultima che mi ha davvero entusiasmato è stata “Sei nell’anima” della Nannini. Vero capolavoro. Ma credo sia del 2006… Poi racconta il suo di decennio: “Basterebbe solo ModenaPark, il più grande raduno della storia della musica italiana, a dare un senso a questi ultimi dieci anni. Sono stati anni formidabili, con un ritorno di entusiasmo artistico da parte mia decisamente inaspettato. Considera che sono ormai quattro i decenni che mi vedono impegnato a scrivere canzoni che arrivino direttamente al cuore della gente”. In privato ha attraversato un momento complesso… “Se guardo indietro vedo l’incontro traumatico col Reale della sofferenza e il lento e duro lavoro su me stesso per tornare sul palco. Il cambio di prospettiva dello sguardo su tutto quello che mi sono ritrovato intorno. Adesso le consapevolezze, che non consolano, sono decisamente aumentate”.
Vasco Rossi racconta il mondo in dieci anni: “L’Italia? Mi è piaciuta poco…”
Vasco Rossi c’è ancora. In questi dieci anni di storia c’è stato anche il passaggio da Obama a Trump: “Direi che da Obama a Trump è stata una bella caduta di… tutto: stile, tono e sostanza. Una esplosione di ignoranza, egoismo e qualunquismo che non mi aspettavo. Un preoccupante ritorno al passato. Forse è questa la vera faccia dell’America. Credo che Trump rappresenti bene il lato oscuro, oscurantista, egoista, bigotto e arrogante degli Stati Uniti. L’epocale fenomeno migratorio dal terzo mondo verso i paesi ricchi sta facendo saltare gli equilibri delle nostre fragili democrazie”. E sull’esplosione dei social network afferma: “La trovo la cosa meno peggio di tutte le altre. Almeno ci fanno divertire, incontrare e passare il tempo”. Spazio anche per in cambiamenti italiani: “Se mi sono piaciuti? Poco. Mi dispiace che il nostro meraviglioso Paese sia cosi preda di rabbie e paure fagocitate da irresponsabili politici in cerca di consenso e potere”. Oggi esce al cinema il docu-film “Non stop live” diretto da Pepsy Romanoff che racconta i tour e le canzoni degli ultimi due anni. Il 6 dicembre esce invece il cd-dvd che documenta i sei show a San Siro di quest’estate: “Che Vasco c’è dentro? Quello dei concerti dal vivo. Veri e propri riti laici di comunione e liberazione!”.