Vasco Rossi si definisce un sopravvissuto nel numero di Vanity Fair di fine novembre affidato alla direzione artistica di Cesare Cremonini che ha scelto d’intitolare SurVIVE, SopravVIVERE. Il cantautore bolognese non ha potuto evitare di coinvolgere Vasco Rossi, il rocker di Zocca di cui è un grande fan e che ha reso “Vivere”, una delle sue canzoni simbolo, un inno alla vita per tutti. Alla domanda di Cesare Cremonini di descrivere le fragilità e le difficoltà di un momento così difficile per tutti, Vasco Rossi ha risposto con sincerità e delicatezza raccontando tutto ciò a cui è sopavvissuto nel corso della sua straordinaria carriera. Vasco è sopravvissuto alla noia di Zocca, un luogo dove “se sei in pensione ci stai benissimo, ma a 20 anni non c’è niente da fare” dedicandosi totalmente alla musica che è sempre stata la sua vita. E’ sopravvissuto agli anni ’70, gli anni di piombo, le Brigate Rosse, Lotta Continua e Potere Operaio. Anni difficili in cui ha cercato la sua valvola di sfogo nella musica scrivendo canzoni come “La nostra relazione o Albachiara, e l’ironico Fegato, fegato spappolato e il provocatorio Non siamo mica gli americani“. E’ sopravvissuto agli anni ’80, agli eccessi. “Ne ho combinate di cazzate, ma le ho anche pagate tutte”, scrive Vasco su Vanity Fair.



VASCO ROSSI: “SOPRAVVIVERÒ AL COVID O MORIRÒ DI NOIA PER IL LOCKDOWN”

Vasco Rossi ha scelto di mettersi totalmente a nudo sulle pagine di Vanity Fair svelando tutte le difficoltà che ha dovuto superare nel corso degli anni, ma raccontando anche la fragilità di chi è sempre stato abituato ad “urlare, a stare su un palco e ad assembrarsi con i fan durante un concerto”. Il rocker di Zocca sopravviverà anche a questo delicato momento. Lui che è sopravvissuto agli anni Novanta quando, all’apice della carriera, ha deciso di formare una famiglia con la donna della sua vita, Laura che è diventata poi sua moglie. E’ sopravvissuto agli anni Duemila, alla morte degli amici di sempre e alla depressione scatenata da quelle perdite. Ed è sopravvissuto a tre malattie mortali, “nel 2011, quando sono andato in coma per tre o quattro volte“. E con le sue forze, senza perdere di vista se stesso, Vasco è arrivato al 2020 quando è “scoppiata questa catastrofe mondiale che si chiama Covid. Questo Covid del caz*o. Ecco, io penso che sopravvivrò anche a questo… O forse, però, sai cosa c’è? C’è che morirò di noia per il lockdown“, conclude Vasco che tornerà sulla scena musicale il 1° gennaio 2021 con una canzone d’amore.

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