Vasco Rossi, il nuovo progetto artistico in lingua inglese: “Vivere”

Non molte sono le personalità artistiche che sono riuscite ad accedere, di diritto, nell’olimpo della musica italiana. Con riferimento al genere rock, inutile dire che un posto d’onore è occupato da Vasco Rossi. Una storia fatta di poesie messe in musica, di rivoluzione musicale ma soprattutto di storie e lezioni di vita che hanno segnato la vita di milioni di persone. Il cantautore, tra passato e presente, ha scelto di raccontarsi al Corriere della Sera – in occasione dell’uscita di Vivere – rivelando numerosi aneddoti tra vita privata e professionale.



“Vivere in lingua inglese? Lo devo a Emilio Mazzoli, personaggio straordinario e con una apertura mentale incredibile. Sarà una pubblicazione in edizione limitata con anche delle grafiche stupende che illustrano testi di canzoni e altri miei scritti”. Inizia così l’intervista di Vasco Rossi per il Corriere della Sera, partendo dunque dall’ultimo progetto artistico che sarà presto oggetto del prossimo tour estivo. “In che frase mi rivedo? Io parto da giovane stron*o, ero una testa di ca*zo; dire che sono diventato un poeta è eccessivo, io faccio canzone d’autore…”. Si descrive così il cantautore ripensando agli esordi in giovane età, per poi arrivare a definirsi oggi alla soglia dei 70 anni. “Sono arrivato al punto in cui mi dico: faccio quello che mi pare. Dal futuro non possono arrivare grandi fregature”.



Vasco Rossi, il “racconto” dell’età che avanza e gli aneddoti sul passato: “Sentivo che stavo esagerando…”

Sempre a proposito dell’età, Vasco Rossi ha raccontato al Corriere della Sera il suo rapporto con il fattore anagrafico. “Le cifre tonde colpiscono, ma era stato peggio con i sessanta. Allora sentii suonare la campana; con la musica che mettono in chiusura di serata nei locali. Puoi rimanere ancora, le luce sono accese e non ti buttano fuori, ma…”. Nel prosieguo dell’intervista i toni si fanno più seri quando l’artista tocca argomenti quasi esistenziali. “Grazie al buddhismo ho scoperto che a farci male sono solo i pensieri e le aspettative, ho imparato a lasciar andare… Spero di morire sul palco, in realtà lavoro su me stesso per cercare un senso indipendentemente dai progetti di lavoro”. Sulla falsariga di questo discorso, Vasco Rossi è stato poi incalzato su una sua dichiarazione del passato.



“Ho detto di voler morire prima di diventare vecchio? Stavo andando al massimo, era un periodo di eccessi e di molta creatività…Vivevo in un capannone nella zona industriale di Bologna, usavo sostanze per stare sveglio due o tre giorni a scrivere canzoni e dormire era come perdere tempo”. Spiega così Vasco Rossi le sue dichiarazioni del passato, strettamente legate al periodo particolare che viveva tanto in ambito professionale che umano. “Mi rendevo conto che stavo esagerando, ho fatto tutto coscientemente. Non ci sono caduto dentro; ho vissuto quel viaggio e sono finito contro il muro ma non per un incidente stradale“.