Vasco Rossi si scaglia contro le fake news e lo fa in modo per lui inusuale, con post in cui si rivolge direttamente agli autori di un post in cui veniva tirato in ballo in merito alla questione dell’utilizzo del green pass per il settore dei concerti e degli eventi dal vivo. Poco fa, attraverso il suo profilo Instagram (@vascorossi), il 69enne rocker originario di Zocca ha condiviso con i suoi follower quello che a suo dire è un esempio di notizia fake veicolata usando la sua immagine e poi scrivendo una breve didascalia di commento.



“Ecco come si creano le fake news e si semina l’odio e la violenza!” esordisce Vasco Rossi nel suo breve post apparso oggi su Instagram: accanto alla didascalia infatti c’è a sua volta lo screenshot di un post pubblicato su Facebook da tale Orlando Furioso e in cui il cantautore viene accusato di essere un paladino o un oltranzista del green pass: accanto a una sua foto di backstage in cui punta il dito contro la telecamera, campeggia la scritta “Non hai il green pass? Niente concerti, rimani tumulato a casa, sorcio”. Vistosi attribuite queste parole il Blasco ha subito voluto mettere i puntini sulle “i” per evitare che la bufala di queste sue dichiarazioni si diffondesse.



VASCO ROSSI CONTRO GREEN PASS? BUFALA: “ECCO COME SI SEMINA ODIO E VIOLENZA”

“Meditate gente, meditate” prosegue Vasco Rossi nel suo post su Instagram, chiedendosi retoricamente dov’è che certa gente possa aver perso la dignità. Il riferimento è al contenuto divulgato da Orlando Furioso che, commentando la falsa dichiarazione attribuita all’artista, lo accusava pure di essersi ridotto male e di non avere più “un briciolo di dignità”. Tanti i messaggi di solidarietà a Vasco in calce al post, a partire dai cuori di Lorenzo Jovanotti a chi si lamenta dello schifo che circola su social network per finire con quelli che, valutando il problema da un’altra angolazione, si domandano se vi sia davvero qualche suo fan che possa davvero pensare che certe frasi arrivino da Vasco o dal suo staff.



Ad ogni modo, la precisazione del cantante emiliano e il volersi smarcare da polemiche pretestuose e da chi utilizza l’immagine di esponenti dello showbiz nostrano per attaccare uno dei provvedimenti bandiera del Governo Draghi, è la spia di un disagio latente: infatti già da tempo, grazie al Decreto Legge ad hoc dello scorso luglio, il passaporto vaccinale era obbligatorio per gli “spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportive”; obbligo che come si ricorda è stato di recente esteso col Decreto Capienze e che interessa altri luoghi pubblici di ritrovo o dedicati al mondo della cultura e dello spettacolo.