Il team principal Ferrari, Frederic Vasseur, è stato intervistato stamane dal Corriere della Sera per fare un bilancio di questo primo scorcio di mondiale di Formula 1 2023 che senza dubbio non è stato roseo per la Rossa. Nonostante una classifica che piange, Vasseur si dice comunque ottimista: «In Canada abbiamo fatto passi in avanti, avevamo chiaro dal primo giorno che cosa non andasse su questa macchina, veloce in qualifica, sul giro singolo, ma difficile da portare in gara».



Ma come mai si è dovuto attendere così tanto per vedere i primi progressi? «Abbiamo dovuto “girare la nave”, cambiare direzione degli sviluppi. Servono mesi, il percorso è cominciato a marzo in galleria del vento dopo aver scoperto i problemi». In ogni caso Vasseur non ha mai pensato di mollare: «Non è il mio modo di pensare né di gestire un team. Mai pensato neanche per un secondo di mollare. Non era un problema di potenziale, ma di come sfruttarlo. A Montreal giravamo sui ritmi di Verstappen. È chiaro che non basta, i prossimi circuiti ci diranno molto».



VASSEUR: “IN AUSTRIA? SE ANDIAMO BENE ANCHE LI’…”

E domenica si correrà in Austria: «È l’opposto del Canada, se andremo bene anche lì, avremo la conferma di aver imboccato la strada giusta». Eppure le premesse sembravano quelle di una conquista del Mondiale: «Non mi va di dare la colpa a nessuno. Ma l’anno scorso sono stato fatte certe scelte. Dai primi chilometri a Fiorano, e poi nei test in Bahrein, abbiamo capito che non funzionavano. Le simulazioni avevano sottovalutato alcuni effetti negativi sul comportamento della vettura. Così siamo stati costretti a cercare un compromesso fra prestazioni e guidabilità».



Da tempo si parla di un possibile sbarco di nuovi ingegneri in Ferrari ma «Niente nomi, fa parte di un piano più ampio di rinforzi. In F1 le cose stanno così. Vuoi un ingegnere junior? Arriva in 6 mesi. Ne vuoi uno senior? Ne servono almeno 18. Questo, che io considero un “top guy”, lavorerà sulla macchina del 2025».

VASSEUR SUL FUTURO DI CARLOS SAINZ E LECLERC

Spazio quindi al futuro dei piloti, a cominciare da Sainz il cui contratto scadrà a fine 2024: «Mancano 18 mesi alla scadenza, lo stesso vale per Charles. In questo momento introdurre l’argomento rinnovo sarebbe una distrazione, l’ho detto ai loro manager un paio di settimane fa. La priorità è che i piloti collaborino per sviluppare la macchina. Poi durante l’estate, o dopo, inizieremo a parlarne. Sono entrambi attratti dal progetto, vogliono restare e vincere. Ma dobbiamo ragionare da squadra e maturare in ogni area. Parlare oggi soltanto di piloti sarebbe sbagliato per i passi in avanti che dobbiamo fare come team».

Su Charles Leclerc, da mesi al centro di voci di mercato: «Il modo migliore è dargli una macchina competitiva. Lui sa che ogni stagione è cruciale per la sua carriera. Ha un obiettivo: diventare campione del mondo. E vincere il titolo è anche il nostro obiettivo. Bisogna far sentire sia lui che Carlos al centro del progetto». Quindi un messaggio ai due uomini in Rosso: «Carlos è veloce ed equilibrato, ma come tutti ha margini di crescita. Charles invece è capace di fare magie in qualifica, di andare oltre. Ma a volte supera il limite ricercando sempre il massimo anche quando la macchina non può darlo. Vuole vincere sempre, perciò può commettere errori come a inizio stagione. Ne abbiamo parlato insieme». Chiusura dedicata al futuro prossimo di Ferrari che deve «Crescere più rapidamente degli altri. È ora di accelerare, ed è per questo che assumiamo e investiamo nel futuro. Vincere almeno una gara? Se a Montreal fossimo partiti davanti sarebbe stato possibile. Vediamo adesso se ne saremo capaci in Austria».