La Chiesa non può “dimenticare la sofferenza vissuta da minori e persone vulnerabili a causa di abusi sessuali, di potere e di coscienza commessi da un numero notevole di chierici e persone consacrate”. Lo afferma il Vaticano con il Documento Preparatorio della XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi. Nel testo si legge che “per troppo tempo quello delle vittime è stato un grido che la Chiesa non ha saputo ascoltare a sufficienza. Si tratta di ferite profonde che difficilmente si rimarginano, per le quali non si chiederà mai abbastanza perdono e che costituiscono ostacoli, talvolta imponenti, a procedere nella direzione del camminare insieme. La Chiesa tutta è chiamata a fare i conti con il peso di una cultura impregnata di clericalismo”.
Non solo gli abusi, la Chiesa deve “affrontare la mancanza di fede e la corruzione al suo interno” ma deve anche “accompagnare le persone nelle sofferenze causate dalla pandemia e dalla povertà” . Secondo il documento, i vescovi sono gli “autentici custodi, interpreti e testimoni della fede di tutta la Chiesa“ e “non temano perciò di porsi all’ascolto del gregge loro affidato” ma “la consultazione del Popolo di Dio non comporta l’assunzione all’interno della Chiesa dei dinamismi della democrazia imperniati sul principio di maggioranza, perché alla base della partecipazione a ogni processo sinodale vi è la passione condivisa per la comune missione di evangelizzazione e non la rappresentanza di interessi in conflitto”.
VATICANO: “SCOPO SINODO E’ FAR FIORE SPERANZE”
Oltre agli abusi nel mondo della Chiesa e alla mancanza di fede, nel Documento Preparatorio della XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi si parla proprio del cammino sinodale, che si aprirà a ottobre e si articolerà in un percorso di due anni. Ha l’obiettivo di mettere la Chiesa in un sentiero di “conversione” perché sia sempre più “missionaria”.
“Lo scopo del Sinodo e quindi di questa consultazione non è produrre documenti, ma far germogliare sogni – sottolinea il Documento diffuso in Vaticano -, suscitare profezie e visioni, far fiorire speranze, stimolare fiducia, fasciare ferite, intrecciare relazioni, risuscitare un’alba di speranza, imparare l’uno dall’altro, e creare un immaginario positivo che illumini le menti, riscaldi i cuori, ridoni forza alle mani”.