Nel tardo pomeriggio di oggi a Città del Vaticano un uomo filo ucraino si è denudato all’interno della basilica di San Pietro, proprio sull’altare maggiore. Sembra che si trattasse di una protesta legata alla situazione dell’Ucraina ma il gesto è diventato immediatamente virale online grazie alla condivisione da parte di Welcome to Favelas, poi rimbalzata dalle maggiori testate italiane. Attualmente non sono state rese note le generalità dell’uomo filo ucraino che si è denudato nella più importante basilica del Vaticano, ma è certo che si tratta di una persona fragile mentalmente, che avrebbe deciso di portare avanti la sua protesta in modo assolutamente plateale e pubblico.
Vaticano: uomo filo ucraino si denuda nella basilica di San Pietro
Insomma, il gesto dell’uomo filo ucraino che si è denudato all’interno di Città del Vaticano sarebbe, immediatamente, diventato virale, anche se le ragioni della sua protesta sarebbero passate in secondo piano rispetto alla “spettacolarità” del momento. Da quanto si è appreso, l’uomo è entrato nella basilica di San Pietro vestito, non destando alcun sospetto, poco prima della chiusura ai turisti. Con un balzo ha superato gli ostacoli, salendo sull’altare maggiore ai piedi del Baldacchino di Bernini, togliendosi tutti i vestiti.
A quel punto, ovviamente, le guardie del Vaticano hanno raggiunto il filo ucraino piuttosto velocemente, facendolo scendere dall’altare e costringendolo a rivestirsi, ma non prima che qualcuno riuscisse a scattargli una foto. A quel punto è stato condotto dai gendarmi vaticani all’interno della gendarmeria dove è stato, probabilmente, solo identificato e interrogato. Ignote le eventuali sanzioni decise per punire il folle gesto. Nel frattempo, qualcuno è riuscito a sentire il filo ucraino nudo all’interno della basilica di San Pietro, in Vaticano, lamentarsi di soffrire al pensiero dei bambini che muoiono sotto le bombe in Ucraina. Il Messaggero avrebbe anche appreso che soffre di forti crisi depressive, al punto che durante la sua protesta continuava a ferirsi le dita con le unghie.