No-vax a rischio licenziamento in Vaticano, linea dura di Papa Francesco. Come riportato dai colleghi de Il Fatto Quotidiano, sono state previste delle rigide sanzioni per i dipendenti che non si sottopongono al vaccino anti-Covid. Nonostante la vaccinazione sia volontaria e non obbligatoria, il decreto del presidente della Pontificia commissione dello Stato, cardinale Bertello, dispone una serie di provvedimenti, fino appunto al licenziamento.
Previsto il trasferimento «a mansioni differenti, equivalenti o, in difetto, inferiori, garantendo il trattamento economico corrispondente alle mansioni di provenienza» per coloro che non possono sottoporsi alla somministrazione del vaccino per comprovate ragioni di salute. Discorso diverso per chi non si vaccina senza motivi di salute: come dicevamo è possibile arrivare «all’interruzione del rapporto di lavoro».
Vaticano, ipotesi licenziamento per no-vax
Come riporta Repubblica, il decreto del cardinale Bertello precisa che «si ritiene il sottoporsi alla vaccinazione la presa di una decisione responsabile atteso che il rifiuto del vaccino può costituire anche un rischio per gli altri e che tale rifiuto potrebbe aumentare seriamente i rischi per la salute pubblica». Tra le varie norme citate nel documento del Vaticano troviamo «il divieto di assembramenti, la necessità del distanziamento fisico, l’adozione di dispositivi di protezione personale, le norme igieniche, i protocolli terapeutici e i protocolli di vaccinazione». Non mancano le sanzioni economiche che vanno dai 25 ai 1.500 euro.