AL VIA DA OGGI LA NUOVA COSTITUZIONE DEL VATICANO VOLUTA DAL PAPA
Scatta da oggi 5 giugno, giorno di Pentecoste, la validità della nuova Costituzione in Vaticano “Praedicate Evangelium”: con questa costituzione apostolica, Papa Francesco lancia la sua “rivoluzione” in seno alla Curia di Roma. Una riforma voluta fortemente dal Santo Padre e approvare lo scorso 19 marzo dal Vaticano, un passaggio epocale che cambia il regolamento sulla Santa Sede 34 anni dopo la “Pastor Bonus” di San Giovanni Paolo II.
Dopo 9 anni di lavoro con il consiglio dei cardinali, il Papa modifica il piano giuridico e canonico della Curia dando non solo nuova spinta sul fronte organizzativo ma conferendole un nuovo ruolo “inedito”, ovvero quello della «conversione missionaria». «Il titolo del testo — Praedicate Evangelium (tratto dall’espressione di Marco 16, 15: il mandato affidato dal Risorto ai suoi discepoli) — è indicativo della prospettiva nella quale è stato operato il riordino dell’assetto della Curia Romana, volto a promuoverne il servizio a favore dell’evangelizzazione e operarne la conversione missionaria», spiegava Mons. Marco Mellino, segretario del Consiglio Cardinalizio, nel presentare la nuova costituzione in Vaticano. La Segreteria di Stato del Vaticano cambia nome e diventa “Segreteria Papale”, ma soprattutto il primo Dicastero per importanza della Curia non sarà più Congregazione per la Dottrina della fede bensì il Dicastero per l’Evangelizzazione. In questo nuovo organismo voluto dalla riforma papale, viene accorpata Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli e il Pontificio Consiglio per la Nuova evangelizzazione, presieduto dal Pontefice con 2 pro-prefetti.
VATICANO, ANCHE LAICI AL “COMANDO”: TUTTE LE NOVITÀ
L’Elemosineria Apostolica cambia nome e diventa Dicastero per il Servizio della Carità, anche qui con la “Praedicate Evangelium” che spinge verso l’opera di missione e carità della Santa Chiesa Cattolica: vengono accorpati anche i precedenti Pontificio Consiglio della Cultura e Congregazione per l’Educazione Cattolica in un unico Dicastero per la Cultura e l’Educazione. Non solo, anche la Commissione per la tutela dei minori entra a far parte del Dicastero per la Dottrina della Fede.
In generale, la nuova costituzione in Vaticano abolisce la destinazione atta fino ad oggi tra “Congregazioni” e “Pontifici Consigli”: si chiameranno tutti “Dicasteri” e saranno guidati da “prefetti”. Ai 16 Dicasteri si aggiungono gli Organismi di giustizia, gli Organismi economici e gli “Uffici”. In questo modo diversi membri “laici” entrano a far parte nei ruoli di comando della nuova Curia romana: «La potestà di governo nella Chiesa non viene dal sacramento dell’Ordine, ma dalla missione canonica», ha spiegato oggi su “Vatican News” padre gesuita Gianfranco Ghirlanda (prossimo cardinale nel concistoro del 27 agosto, ndr), «Qualunque fedele può presiedere un Dicastero o un Organismo, attesa la peculiare competenza, potestà di governo e funzione di quest’ultimi». Novità infine anche sul fronte Ior e rapporto con il Vaticano: per l’APSA – amministrazione e della gestione del patrimonio immobiliare e mobiliare della Santa Sede – potrà avvalersi dell’attività strumentale dell’Istituto per le Opere di Religione. Con il via libera da oggi della nuova Costituzione in Vaticano, si attende nelle prossime settimane una nuova infornata di nomine stabilite direttamente da Papa Francesco.