All’indomani del mandato di cattura internazionale per presunti abusi su due seminaristi, l’arcivescovo Gustavo Zanchetta risponde attraverso il suo legale che vuole collaborare. Ma l’avvocato, don Javier Belda Iniesta, ha manifestato anche tutte le sue perplessità perché la documentazione privata sul caso giudiziario è stata messa online sul sito della Procura di Salta. «Tutto ciò comporta la costruzione di una immagine negativa di Zanchetta la cui colpevolezza deve ancora essere dimostrata in giudizio». Il legale, come riportato da Il Messaggero, ha precisato che l’ordine di cattura rappresenta solo «una semplice richiesta da parte del Pubblico Ministero e non certo di un ordine emanato dall’autorità giudiziale competente». E ha smentito il fatto che Zanchetta fosse irreperibile: al domicilio situato in Argentina «non si era ricevuta alcuna notificazione». Ha ricevuto invece una mail in cui «lo si avvertiva che la ricezione della mail comportava la notifica, senza sollecitare conferma né nessun’altra azione da parte sua». (agg. di Silvana Palazzo)



VATICANO, ORDINE DI CATTURA PER VESCOVO ZANCHETTA

Ordine di cattura internazionale per l’arcivescovo argentino Gustavo Zanchetta. La magistratura di Salta, in Argentina, ha spiccato il mandato nei confronti del monsignore, domiciliato in Vaticano, dopo che il prelato si è reso irreperibile, a seguito di ricerche andate a vuoto. Zanchetta è accusato del reato di abuso sessuale semplice e continuato a i danni di due seminaristi. Ma il fatto che l’abuso possa essere stato commesso da un ministro di culto costituisce un aggravante. L’ex vescovo di Oran, considerato vicino a Papa Francesco, non ha risposto alle ripetute telefonate e email inviategli per notificare gli atti processuali. Per questo, e dopo la sua decisione di eleggere il domicilio nello Stato del Vaticano, la pm Maria Soledad Filtrin ha deciso di emettere il mandato di cattura. Nel 2017 monsignor Zanchetta era stato richiamato a Roma dal pontefice, il quale a maggio aveva autorizzato l’apertura nei suoi confronti di un giudizio canonico.



ZANCHETTA È ACCUSATO DI ABUSI SESSUALI

Il caso Zanchetta era stato usato più volte in questi mesi dal mondo conservatore per attaccare il Papa. Nella lista delle persone responsabili di scandali, diversi siti che rientrano nell’area conservatrice inseriscono sempre il nome di Zanchetta. Ora in molti aspettano un commento da parte del Vaticano. Il 19 dicembre 2017 papa Francesco lo aveva nominato assessore dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (Apsa). A inizio di gennaio erano emerse sulla stampa le prime notizie circa le accuse mosse al prelato. Come riportato da Repubblica, Bergoglio non ha mai voluto parlare direttamente di queste vicende, anche se l’anno scorso aveva accennato che Zanchetta sarebbe rimasto in Vaticano perché nel dubbio va sostenuto il presunto colpevole. In dubbio pro reo, spiegò alla televisione messicana Televisa. Monsignor Gustavo Zanchetta si proclama innocente, ma dovrà essere chiarito in tribunale è così. E questo, spiega il quotidiano, anche se in mancanza di accordi non è prevista nessuna estradizione dal Vaticano all’Argentina. Quindi spetterà a Papa Francesco decidere cosa fare.

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