PAPA FRANCESCO DÀ VIA LIBERA ALLA BENEDIZIONE DELLE COPPIE GAY: “MA NON È UN MATRIMONIO RELIGIOSO”
Papa Francesco approva la benedizione delle coppie gay-omogenitoriali, pur mantenendo la dottrina del matrimonio religioso intatta: lo rende noto oggi il Dicastero per la Dottrina della Fede con la dichiarazione “Fiducia supplicans”, già firmata dal Santo Padre in risposta ad alcuni “dubia” di cardinali emersi mesi fa. «Sono possibili benedizioni di coppie in situazioni irregolari e di coppie dello stesso sesso, la cui forma non deve trovare alcuna fissazione rituale da parte delle autorità ecclesiali, allo scopo di non produrre una confusione con la benedizione propria del sacramento del matrimonio»: così il Vaticano riconosce che la benedizione arriva da Dio su coloro che «riconoscendosi indigenti e bisognosi del suo aiuto, non rivendicano la legittimazione di un proprio status».
Nella dichiarazione già pubblicata sul portale del Vaticano, il Dicastero guidato dal prefetto cardinale Victor Manuel Fernandez sottolinea l’intera genesi della scelta già discussa allo scorso Sinodo e in alcune risposte nelle interviste dello stesso Papa Francesco: «Durante questo tempo di elaborazione del documento, non è mancato il confronto con il Santo Padre. La Dichiarazione è stata, infine, sottoposta all’esame del Santo Padre, che l’ha approvata con la sua firma. Nel corso dello studio dell’argomento oggetto del presente documento, è stata resa nota la risposta del Santo Padre ai Dubia di alcuni Cardinali, che ha fornito importanti chiarimenti per la riflessione che qui ora si offre, e che rappresenta un elemento decisivo per il lavoro del Dicastero». Come sottolineava il Papa in risposta ai “dubia”, la dichiarazione sulle coppie gay resta comunque ferma in merito alla dottrina tradizionale della Chiesa sul matrimonio, «non ammettendo nessun tipo di rito liturgico o benedizioni simili a un rito liturgico che possano creare confusione», spiega il prefetto del Dicastero ex Sant’Uffizio. Il valore di questo documento, aggiunge Fernandez, è quello di offrire un contributo specifico e innovativo al significato pastorale delle benedizioni, «che permette di ampliarne e arricchirne la comprensione classica strettamente legata a una prospettiva liturgica. Tale riflessione teologica, basata sulla visione pastorale di Papa Francesco, implica un vero sviluppo rispetto a quanto è stato detto sulle benedizioni nel Magistero e nei testi ufficiali della Chiesa. Questo rende ragione del fatto che il testo abbia assunto la tipologia di “Dichiarazione”».
LA DICHIARAZIONE “FIDUCIA SUPPLICANS” APPROVATA DA PAPA FRANCESCO: IL TESTO E I PUNTI CHIAVE
«La fiducia supplicante del Popolo fedele di Dio riceve il dono della benedizione che sgorga dal cuore di Cristo attraverso la sua Chiesa»: così inizia la dichiarazione “Fiducia supplicans – Sul senso pastorale delle benedizioni” con cui Papa Francesco e la Chiesa danno via libera alla benedizione per le coppie gay-LGBTQ come da tempo richiedevano alcuni vescovi in Belgio, Germania e Stati Uniti. Nel contesto di una non confusione sullo status delle suddette coppie “arcobaleno”, continua il prefetto, «si può comprendere la possibilità di benedire le coppie in situazioni irregolari e le coppie dello stesso sesso, senza convalidare ufficialmente il loro status o modificare in alcun modo l’insegnamento perenne della Chiesa sul matrimonio».
Se nei primi paragrafi viene ricordato il pronunciamento del Dicastero nel 2021, ecco che poi viene presentata la “novità” sulla benedizione specifica alle coppie “irregolari” (fuori dal matrimonio, ndr): «inammissibili riti e preghiere che possano creare confusione tra ciò che è costitutivo del matrimonio» e «ciò che lo contraddice», per evitare di riconoscere in qualunque modo «come matrimonio qualcosa che non lo è». Per la dottrina cattolica sono considerati leciti solo i rapporti sessuali nell’ambito del matrimonio tra uomo e donna: la benedizione delle coppie avviene poi solo se quanto benedetto «sia conforme alla volontà di Dio espressa negli insegnamenti della Chiesa», in quanto con rito liturgico «si invoca una benedizione su alcune relazioni umane», dove occorre che ciò che viene benedetto «sia in grado di corrispondere ai disegni di Dio iscritti nella Creazione». Questo significa, spiega ancora la dichiarazione, che la Chiesa «non ha il potere di conferire una benedizione liturgica alle coppie irregolari o formate da persone dello stesso sesso». Il documento poi afferma che tali benedizioni si offre a tutti senza chiedere nulla in cambio, «facendo sentire alle persone che rimangono benedette nonostante i loro errori e che il Padre celeste continua a volere il loro bene e a sperare che si aprano finalmente al bene». Per leggere tutti e 45 i paragrafi della dichiarazione “Fiducia supplicans” ecco l’indirizzo con il testo integrale pubblicato dal Vaticano e approvato da Papa Francesco in data 18 dicembre 2023.
COME FUNZIONA LA BENEDIZIONE DELLE COPPIE GAY: L’ITER APPROVATO DAL VATICANO
Il Dicastero per la Dottrina della Fede approva così un particolare “iter” che possa normare la benedizione delle coppie gay senza che questo venga in qualche modo “sostituito” al rito religioso del matrimonio: «A ogni modo, proprio per evitare qualsiasi forma di confusione o di scandalo, quando la preghiera di benedizione, benché espressa al di fuori dei riti previsti dai libri liturgici, sia chiesta da una coppia in una situazione irregolare (fuori dal matrimonio e/o dello stesso sesso, ndr), questa benedizione mai verrà svolta contestualmente ai riti civili di unione e nemmeno in relazione a essi. Neanche con degli abiti, gesti o parole propri di un matrimonio», si legge ancora nella premessa del prefetto Fernandez.
Le indicazioni concrete prevedono che ale benedizione può trovare la sua collocazione «in altri contesti, quali la visita a un santuario, l’incontro con un sacerdote, la preghiera recitata in un gruppo o durante un pellegrinaggio». Nell’ultimo paragrafo del testo approvato da Papa Francesco viene ricordato che «anche quando il rapporto con Dio è offuscato dal peccato, si può sempre chiedere una benedizione, tendendo la mano a lui» e desiderarla «può essere il bene possibile in alcune situazioni».