Marco Ferrari, anche conosciuto come il “veggente di Paratico“, afferma di vedere e dialogare con la Madonna, ogni quarta domenica del mese dal 1994. Recentemente l’uomo ha attaccato duramente l’altra presunta veggente Gisella Cardia, accusandola di truffare i fedeli, e portando a dimostrazione della sua tesi il fatto di aver ricevuto messaggi divini in merito, nei quali, la Madonna gli avrebbe detto di non essere stata mai nè a Trevignano, nè in Calabria.
Ferrari, ospite in studio al programma Iceberg di Telelombardia ha anche detto di essersi sentito chiamato in causa dalle parole del Papa, che la scorsa settimana in tv ha dichiarato che “Le apparizioni non sempre sono vere“. Quindi ha confermato questa teoria secondo la quale “La Madonna non è egocentrica, se lascia messaggi è per invitare i fedeli in preghiera” e ha aggiunto “Io parlo da sempre con il mio angelo custode, quindi gli ho chiesto espressamente del caso Trevignano, e mi ha dato il numero di telefono di Gisella, per questo ho provato a mettermi in contatto con lei per avvertirla e per invitarla in chiesa“.
Marco Ferrari, veggente di Paratico “La Madonna non è mai apparsa a Trevignano”
Per il caso di Trevignano si attende ancora una pronuncia ufficiale dalla chiesa, pertanto, anche Gisella durante l’ultimo incontro è stata costretta a leggere la lettera del vescovo nella quale si invitano i fedeli a non partecipare più alle riunioni e all’ascolto dei presunti messaggi fino a quando non sarà chiarita la questione. Marco Ferrari, sedicente veggente di Paratico, è intervenuto a Telelombardia per dire che la Madonna, con la quale dice di parlare da quasi trent’anni, gli avrebbe risposto in merito confermando di non essere mai stata a Trevignano. Oltre a questo, Ferrari ha raccontato anche la sua esperienza, dicendo di aver “vissuto la passione e ricevuto le stimmate” e afferma “mostrai i video a vari giornalisti che rimasero moto sorpresi dal vedere le ferite vere“, e sottolinea “non fatte di gelatina come quelle di Gisella Cardia“.
Ferrari in trasmissione poi si rivolge a chi ha dubbi sulla sua attività e lo accusa di inventare storie e dice “Io non ho mai preso un centesimo per le mie opere di fede e non ho mai usato la mia storia per farmi pubblicità“, e conclude “in ogni caso, ha ragione Papa Francesco, sta sempre a noi discernere e stabilire se un fatto è vero o no“.